Presentando il palinsesto per la stagione 2023/2024, la RAI ha preannunciato una fiction intitolata La rosa dell’Adriatico, prodotta da Rai Fiction, Venicefilm e Publispei, liberamente ispirata a Chi ha paura dell’uomo nero? di Graziella Fiorentin (Mursia, Milano 2005), romanzo ambientato nell’esodo giuliano-dalmata.
Il cast include Andrea Pennacchi, la regia è di Tiziana Aristarco, la sceneggiatura è firmata da Angelo Petrella e Maximiliano Hernando Bruno (regista dell’apprezzatissimo Red land – Rosso Istria), il quale è anche produttore assieme ad Alessandro Centenaro (che con la sua Venice Film ha realizzato molteplici film, documentari e docufilm sulla storia del confine orientale) e Verdiana Bixio.
LA TRAMA
Dopo l’annuncio alla radio del Maresciallo Badoglio, l’8 settembre del 1943, che dichiara la resa del Paese agli inglesi e agli americani, l’esercito italiano è allo sbando. La popolazione istriana resta priva di ogni difesa mentre il generale Tito e i suoi partigiani avanzano con le mire di pulizia etnica per annettere il territorio istriano alla Jugoslavia e i tedeschi si riorganizzano insieme alle milizie della Repubblica sociale. La famiglia Braico, insieme ad altri compaesani, è costretta ad abbandonare per sempre la sua Istria e la sua casa. Dopo una rocambolesca fuga in treno in cui suo fratello Niccolò sembra aver perso la vita e il suo primo amore Miran fugge deciso ad abbracciare la causa titina, Maddalena, straziata dal dolore, insieme alla sua famiglia trova ricovero presso gli zii in Friuli. Ma i Braico, come tanti istriani, sono profughi e, in quanto tali, considerati stranieri nella propria terra e accusati di portar via ai locali lavoro e pane. Affetti e i pochi beni abbandonati per una patria che non li vuole. Ma la vita riserva sempre sorprese: Maddalena conosce Leo, un ragazzo misterioso e affascinante. E con lui recupera briciole del suo passato felice. Amante dell’arte anche lui, convince Maddalena a riprendere a dipingere e la sprona a far sbocciare il suo talento. Ed è sempre con Leo che Maddalena per caso una sera guardando un cinegiornale riconoscerà suo fratello Niccolò in un servizio sui campi profughi. Denutrito, sofferente, ma ancora vivo. Una piccola storia, quella di Maddalena, capace però di raccontare il dolore e il coraggio di molti esuli nell’Italia di quegli anni.