Una preziosa Croce argentea trecentesca scomparsa misteriosamente dal convento zaratino di San Francesco nel 1974 è stata resa alla Croazia. A restituire il prezioso reperto realizzato nel XIV secolo da un orafo zaratino sono stati gli eredi dell’ingegner Amedeo Lia (Presicce, Lecce, 1913 – La Spezia 2012). Il fondatore dell’Industria Forniture Elettriche Navali-IFEN l’aveva acquistata in buona fede nel 1975 attraverso la londinese Sotheby’s, una delle più prestigiose case d’aste al mondo. Successivamente il cimelio entrò a far parte delle collezioni del Museo civico Amedeo Lia di La Spezia, inaugurato nel 1996 per ospitare le numerose opere d’arte donate dall’imprenditore al Comune ligure.
Il primo ricercatore a intuire quali potessero essere le origini del Crocifisso è stato nel 2009 Donald Cooper, dell’Università di Cambridge. Ed è stato sempre lui a informare in merito le autorità croate. In occasione del ritorno in Croazia dell’oggetto di culto nella Biblioteca nazionale e universitaria (NSK) di Zagabria è stata organizzata una speciale conferenza stampa alla quale hanno partecipato i ministri Nina Obuljen Koržinek (Cultura e Media) e Gordan Grlić Radman (Affari esteri), gli Ambasciatori italiano a Zagabria e croato a Roma, rispettivamente Pierfrancesco Sacco e Jasen Mesić, nonché Tamara Ganoci Frisch, ispettore superiore in seno alla Direzione per la tutela del patrimonio culturale e Tatjana Horvatić, responsabile del Servizio per il patrimonio culturale immateriale, etnografico e mobile.
Krsto Babić
Fonte: La Voce del Popolo – 27/07/2023
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