L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia vuole oggi, 19 settembre, ricordare la storica Risoluzione del Parlamento Europeo “Importanza della memoria europea per il futuro dell’Europa”.
Adottata il 19 settembre 2019 nell’ottantesimo anniversario del Patto Ribbentrop – Molotov, afferma concetti molto importanti.
- Ci ricorda innanzitutto che con il 1945 NON tutta l’Europa è stata veramente liberata (punto D).
«Dopo (…) la fine della Seconda guerra mondiale (…) per mezzo secolo altri paesi europei (…) occupati dall’Unione sovietica o soggetti alla sua influenza, hanno continuato a essere privati della libertà, della sovranità, della dignità, dei diritti umani e dello sviluppo socioeconomico»
In Italia il ricordo è rimosso: basta vedere come gli anniversari del 1989 siano poco celebrati, a come è stata umiliata la legge che celebra il 9 novembre Giornata della Libertà. - C’è stata la Norimberga del Nazismo ma rimane la «urgente necessità» di una Norimberga del comunismo (punto E).
- Mentre in alcuni Stati membri la legge vieta le ideologie comuniste e naziste, in altri si vietano le prime ma non le seconde (punto F). Forse che il comunismo non sia stato subìto anche in Italia? Sì, lo è stato, pur su una parte sola del territorio e per un tempo più breve: Venezia Giulia e Dalmazia anni 1943-54. Quindi ben si può qualificare la nostra vicenda come un tassello del più ampio fenomeno del comunismo.
E rilevanti sono le raccomandazioni agli Stati membri.
A) Ricordare «l’orrendo crimine dell’Olocausto perpetrato dal regime nazista (…) invita gli Stati membri a condannare e contrastare ogni forma di negazione dell’Olocausto».
B) «Celebrare il 23 agosto come la Giornata europea di commemorazione delle vittime dei regimi totalitari»: data istituita nel 2008 ma da noi quasi ignorata.
C) «Sensibilizzare le generazioni più giovani su questi temi, inserendo la storia e l’analisi delle conseguenze dei regimi totalitari nei programmi didattici e nei libri di testo di tutte le scuole».
D) Infine l’equiparazione di tutti i regimi totalitari, ciò che tanti mal di pancia ancora solleva. «I regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni, causando, nel corso del XX secolo, perdite di vite umane e di libertà di una portata inaudita nella storia dell’umanità (…) Invita tutti gli Stati membri della UE a formulare una valutazione chiara e fondata su principi riguardo ai crimini e agli atti di aggressione perpetrati dai regimi totalitari comunisti e dal regime nazista».
Come hanno rilevato gli storici, con la sua non facile redazione, la Risoluzione 19.9.2019 è l’assimilazione e la fusione delle due storie, dei due dopoguerra vissuti dalle due metà dell’Europa. L’ANVGD, con la sua dolorosa vicenda a cavallo di entrambe, apprezza questo documento come un momento di ricomposizione e di riscatto.
Valter Lazzari
Consigliere nazionale dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia