Fano – Si sono celebrati ieri nella chiesa di San Giuseppe al porto i funerali del capitano Antonio Neumann, popolare personaggio della marineria fanese deceduto all’età di 85 anni. Si è spento nella notte tra martedì e mercoledì all’ospedale Santa Croce, dopo che le sue condizioni di salute negli ultimi venti giorni erano andate progressivamente peggiorando.
Per lunghi anni aveva svolto la sua attività lavorativa come capitano superiore di macchina nelle grandi navi, responsabile del reparto motori. Aveva quindi a lungo navigato maturando una grande esperienza in campo tecnico che poi aveva allargato a più orizzonti, grazie alla sua determinata volontà di approfondire la conoscenza in diversi campi. Era appassionato di meteorologia e per tanto tempo ha puntualmente elaborato per conto dell’Assonautica le previsioni del tempo, pubblicate giornalmente sul Corriere Adriatico. E’ stato segretario del Club Nautico, ha scritto diversi libri per studenti e apprendisti motoristi, dedicando l’ultimo alla sua vita, alla sua giovinezza di profugo istriano, che ha lasciato un profondo solco nella sua anima particolarmente sensibile. L’ha intitolato “Stralci di memorie”, quasi un testamento, il segno di una volontà di non portar via il bagaglio di esperienze, vicissitudini, amore per il mare, tutto con sé. “Il mare, il mio mare – aveva scritto – Non solo l’amatissimo Adriatico di D’Annunzio, ma gli oceani, le vicende a volte ignorate che vi si svolgono, le tante umanità che si svelano al marinaio attento. E’ tutto questo il mio libro”. Ma si potrebbe aggiungere: è stata tutta questa la sua vita.
Antonio Neumann era nato a Fiume nel febbraio del 1924, città che dovette abbandonare nell’aprile del 1948 conservandone un ricordo, che invece di impallidire, si è fatto più vivo e più cocente con il trascorrere degli anni; ma anche Fano non le è rimasta indifferente. Denunciava le ingiustizie che notava in giro trasmettendo a poco poco quella passione al figlio Fabrizio, esponente del Pdl e già consigliere comunale.
