LETTERE
Al signor Paolo Geri, con riferimento al Piccolo dell’11 novembre, in Segnalazioni. Le menzionate «truppe partigiane» apportatrici di pace, eguaglianza e libertà a una persona, non come lei plaudente e osannante, ma contraria, avrebbero riservato uno dei tanti trattamenti, diciamo Albona d’Istria; cioè il taglio dei genitali e immersione degli stessi nel cavo orale, estirpazione dei bulbi oculari e rimpiazzo con le stellette metalliche d’ordinanza, visto che trattasi di carabinieri e, quindi, l’impiccagione.
Ci sono ancora persone che, in occasione della «giornata del ricordo» del 10 febbraio, scrivono, in sloveno, sul muretto che dall’Obelisco spazia su Trieste «vogliamo le foibe piene». Provi a sentire, anche «da destra», cosa significhi «Trst je naš» S.F.-SN Živel IX Corpus, ecc.
Paolo Pellarini