E’ un tradizione di famiglia che si tramanda di padre in figlio, quella del collezionismo in casa Stern. Una vera passione per il mondo delle cartoline e della filatelia. Stiamo parlando di una delle più grandi, o forse addirittura della più grande collezione esistente a Trieste. Custode di questo enorme patrimonio è Sergio Stern, noto in città anche per la sua attività di albergatore.
«La mia è una vocazione di famiglia – racconta con orgoglio – cominciata negli anni Venti con mio nonno che, nato a Frauheime (vicino a Marbourg), giunge a Trieste durante la Grande guerra come sottufficiale, per comandare la contraerea di Montebello. Alla fine delle ostilità decide di stabilirsi in città, prendendo in gestione l'hotel Milano di via Ghega. Ed è proprio lui gettare le basi di questa collezione, cominciando a raccogliere cartoline e fotografie di fine Ottocento».
Attualmente la collezione di Sergio Stern conta fra i 50 e i 60 mila pezzi, per lo più unici e introvabili, frutto di una ricerca lunga e meticolosa. «I generi che preferisco – continua il collezionista – riguardano la Trieste asburgica e monarchica, le cartoline patriottiche della guerra 1915-18, vista sia da parte italiana che austriaca, ma anche immagini di donne fatali e di culottes del Novecento. Inoltre ho una bellissima collezione di vedute d'epoca di tutte le località della Dalmazia, partendo da Muggia per arrivare poi fino a Perasto».
Un'occasione, questa della raccolta di cartoline, anche per ritrovare gli storici esercizi diretti dalla famiglia Stern in quasi 90 anni di presenza a Trieste. «In tanti anni di attività nel campo della ristorazione e di ospitalità alberghiera – continua Sergio – abbiamo gestito numerosi locali come la Taverna Stern di via Carducci, attiva fino al 1955, gli hotels Miramare e Milano, il vecchio bar Derby di Galleria Rossoni e la terrazza mare di Lignano. Spesso mi ritrovo ad acquistare le cartoline che riproducono questi nostri locali. Peccato che all'epoca nessuno in famiglia abbia pensato di collezionare le immagini di questi nostri esercizi. Della vecchia taverna non sono mai riuscito a trovare cartoline ufficiali, ma soltanto foto ricordo di soldati tedeschi prima e di anglo-americani poi, che si sono fatti ritrarre nel locale».
Una parte della collezione di Sergio Stern è stata utilizzata anche per importanti mostre, come quella allestita l'estate scorsa a Palazzo Gopcevich in occasione dei 40 anni del Festival dell'operetta (da metà dicembre la rassegna sarà visitabile a Roma in galleria Colonna, ndr) oppure valorizzate all'interno di uno spettacolo teatrale dedicato alla Prima guerra mondiale.
Oggi l'albergatore continua nella sua ricerca di materiale inediti, non soltanto setacciando tutti i mercatini delle pulci e dell'antiquariato, ma anche utilizzando metodi moderni, come il mondo di Ebay. «Ormai posso dire – afferma Stern – che il mio è diventato un hobby di famiglia: infatti in questa avventura ho coinvolto anche mia moglie Gabriella e mio figlio Stefano. Io scelgo le cartoline messe in internet nelle aste di Ebay, mio figlio Stefano segue costantemente l'asta fino ad aggiudicarsi l'oggetto, e mia moglie, una volta che l'oggetto ci è arrivato, lo ”scansiona” e archivia il file».
Andrea Di Matteo