Il sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, ha fatto visita alla Slovenia per partecipare a un vertice dell’OCSE. Nella capitale si è trattenuto per un incontro informale, organizzato dall’ambasciatore d’Italia a Lubiana, Carlo Campanile, con i rappresentanti delle istituzioni della Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia e altri ospiti illustri.
All’incontro si è parlato sia della Comunità italiana in Slovenia che di quella slovena in Italia e ci si è confrontati su temi di varia natura. Maurizio Tremul, presidente dell’Unione Italiana, ci ha spiegato come sebbene il ruolo del sottosegretario non riguardi direttamente la Comunità Nazionale Italiana, avere la possibilità di parlare con lui è comunque importante per tutta la CNI. “Anche per questo l’ho invitato a farci visita in Istria, per vedere le nostre Comunità e le nostre attività”, ha affermato Tremul, con il sottosegretario che si è detto onorato dell’invito.
Il contesto nel quale il sottosegretario era a Lubiana è quello dell’OCSE, ma l’incontro organizzato dall’ambasciatore faceva riferimento ad altre questioni, come ad esempio i rapporti commerciali fra i due Paesi, che si sono recentemente rafforzati, fino a raggiungere un interscambio bilaterale di quasi 14 miliardi di euro nel 2022.
Felice Žiža, deputato della minoranza nazionale italiana al Parlamento sloveno, nonché presidente del Tavolo d’amicizia parlamentare tra Slovenia e Italia ci ha raccontato di come dopo gli importanti passi avanti fatti nel 2010 con l’incontro dei tre presidenti e poi nel 2020 con la restituzione del Narodni dom, alla quale hanno collaborato sia Borut Pahor che Sergio Mattarella, sia ora il caso di fare un ulteriore passo avanti, non solo in termini di rapporti commerciali fra Stati, ma anche di reciproca tutela delle minoranze.
Tremul e Žiža ci hanno entrambi confermato il grande interesse del sottosegretario per i temi legati alla minoranza nazionale italiana, a lui molto vicini anche se non ha avuto l’opportunità di studiarli a dovere a scuola. “È emersa così la necessità di rivedere come determinati temi vengono trattati, sia da una che dall’altra parte del confine, perché soltanto per il tramite di una metabolizzazione del passato si può pensare al futuro”, ha affermato l’onorevole Felice Žiža.
All’incontro hanno preso parte anche la direttrice dell’EDIT, Christiana Babić, il vicepresidente e il segretario generale dell’UPT, Paolo Rovis e Fabrizio Somma, il console generale d’Italia a Capodistria, Giovanni Coviello, il presidente del Forum italo sloveno, Jurij Giacomelli, in rappresentanza di Radio e TV Capodistria, Antonio Saccone, in rappresentanza dell’Ufficio per i rapporti internazionali del Parlamento sloveno, Tamara Gruden e tanti altri.
Moreno Vrancich
Fonte: La Voce del Popolo – 08/12/2023