Presso la Casa del Ricordo dell’Esodo Giuliano-Dalmata, in Via di San Teodoro 72 – Roma (Zona Circo Massimo), lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 17.30 si terrà la presentazione della raccolta di poesie in dialetto triestino di Roberto Pagan Chissà se ancora (Edizioni Cofine, Roma 2023, pp. 56, ISBN 978-88-98370-97-9, € 12,00).
Interviene l’autore Roberto Pagan.
Modera e presenta il dott. Marino Micich (Direttore Società di Studi Fiumani)
Saluti:
Donatella Schürzel (Presidente del Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia)
Carlo Leopaldi (Presidente dell’Associazionene Triestini e Goriziani in Roma)
Interventi sul libro a cura di Vincenzo Luciani (Edizioni Cofine) e di Maurizio Rossi (critico letterario).
Conclude l’autore con riflessioni e lettura di alcune poesie
IL LIBRO
I testi di questa raccolta di Roberto Pagan, finalista nel Premio nazionale Città di Ischitella-Pietro Giannone 2023, costituiscono una biografia in versi, condotta con abile leggerezza e umorismo. Vicenda privata che riverbera sfondi storici e sociali: la storia italiana dall’infanzia triestina nel ventennio fascista fino ai giorni nostri e alla odierna Roma degradata, passando per la guerra, il dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo. Un tuffo nel cuore del Novecento e un approdo al nuovo Millennio, denso di suggestioni, atmosfere. Una raccolta che racconta le vicende di una vita al fuoco della Storia.
L’AUTORE
ROBERTO PAGAN è nato a Trieste nel 1934, dove si è formato nella scia degli ultimi rappre-sentanti di quella grande stagione giuliana della cultura mitteleuropea: Saba, Giotti, Stuparich, Marin. Dal 1969 vive a Roma. Scrittore, critico e, soprattutto, poeta. La sua opera in versi è raccolta in Là dove il periplo si chiude. Poesie 1983-2016 (Roma, Ed. Cofine, 2017) che ripropone le sillogi edite: Sillabe, 1983, Genealogie con ritratti, 1985, Il velen dell’argo- mento, 1992, Per linee interne, 1999; Miniature di bosco – 101 haiku, 2002, Vizio d’aria, 2003, Il sale sulla coda, 2005, Archivi dell’occhio, 2008 (vincitore Minturno 2009, finalista al Premio Fe- ronia 2009); Le belle ore del Duca, 2012 (premio speciale della Giuria del concorso nazionale “Marco Arpea”, Rocca di Mezzo, AQ). In triestino ha pubblicato Àlighe (Roma, Ed. Cofine, 2011, vincitore del premio nazionale Città di Ischitella-Pietro Giannone); Robe de no creder (Cose da non credere), ivi 2014 (finalista al Premio “Salva la tua lingua” 2015). Nel 2015 ha pubblicato Un mare d’inchiostro. Pagine su “pagine” ed altri cabotaggi (Ed. Cofine) che raccoglie la sua opera di critica letteraria. Nel 2016 l’autoantologia Alla finestra del mondo (Ed. Cofine, Collana Aperilibri). Del 2023 è Versi fuori stagione (1955-2020), poesie inedite in lingua e in dialetto triestino, edito da fuorilinea, Monterotondo (RM).