Tre quarti di secolo in cui un esodo ha lacerato parentele ed amicizie, nuovi confini hanno separato, un regime ha stretto ed allentato la presa a seconda delle arbitrarie decisioni del suo padre e padrone Tito, nuovi Stati sono apparsi in maniera più o meno cruenta, confini sono riemersi per poi dissolversi. Testimone di quest’epopea, ma soprattutto baluardo dell’identità italiana di Rovigno, è la Comunità degli Italiani “Pino Budicin” che ha per l’appunto celebrato la scorsa settimana i 75 anni di attività.
Impossibilitata a essere presente alla cerimonia, la professoressa Donatella Schürzel, Vicepresidente nazionale e Presidente del comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nonché figlia di un esule da Rovigno, ha inviato un videomessaggio nel quale ha ricordato che proprio nella capitale italiana è stata cospicua la componente rovignese nella comunità esule, distintasi per la sua carica fortemente identitaria. In tempi più recenti si sono consolidate collaborazioni e sinergie, tanto che l’ANVGD ha ricevuto una targa per celebrare il lavoro compiuto assieme nel nome della conservazione e tutela dell’italianità autoctona nell’Adriatico orientale.
La Comunità degli italiani, anima della città di Rovigno [Radio Capodistria – 14/12/2023]
CI di Rovigno in festa per i 75 anni [foto] [La Voce del Popolo – 13/12/2023]
Rassegna a cura di Lorenzo Salimbeni