Efferato delitto, verso le 20.25 di domenica in una casa privata al civico 105 di via Montrion a Sissano, quando è stato ucciso a colpi di pistola il trentanovenne Aleksandar Ausilio di Fiume. Nella sparatoria è rimasto gravemente ferito il trentatreenne polese Denis Dukić, che si trova ricoverato all’Ospedale cittadino di Pola. Del crimine è stato accusato il trentaseienne Massimo Moratto, residente a Valbandon, che verso la mezzanotte dello stesso giorno, assieme a Dino Marinković, trentasettenne di Fasana, è stato tratto agli arresti e accompagnato al Commissariato polese per essere sottoposto ad interrogatorio. Nella prima serata di ieri i sospettati sono stati tradotti al Centro istruttorio del Tribunale regionale di Pola. Considerate le poche informazioni fornite dalla polizia, che si è richiamata al riserbo nelle indagini (ulteriori novità sulla vicenda dovrebbero essere esposte oggi, nel corso della consueta conferenza stampa), rimangono ancora ignoti i motivi che hanno portato all’omicidio.
Stando a voci ufficiose, a monte dell’assassinio ci sarebbero dei debiti d’usura che Ausilio e Dukić avrebbero contratto facendosi prestare dei soldi da Moratto, e a quanto sembra, per restituirli, i due stavano svolgendo dei lavori edili alla casa del presunto assassino, immobile questo di proprietà della moglie Dragana. Il delitto, come si viene a sapere, si è consumato in casa. Dopo il litigio iniziale tra i quattro uomini, Moratto avrebbe estratto la pistola freddando Ausilio, il cui corpo è stato rinvenuto in un lago di sangue nel corridoio. Poco dopo avrebbe rincorso e ferito gravemente Dukić, trovato riverso al suolo all’entrata del cortile. A chiamare la polizia sarebbe stata Dragana Moratto, che si trovava in casa assieme al figlioletto di appena un anno. Nel secondo appartamento dell’abitazione alloggia invece la sorella della donna, Nataša Urošević, assente nel momento della tragedia. La Urošević vive nell’appartamento con Denis Dukić, rimasto gravemente ferito nella sparatoria. Il giovane uomo, che pare si trovi fuori pericolo di vita, ha riportato una ferita d’arma da fuoco alla spalla, nonché diverse lesioni al viso, subite probabilmente nella rissa iniziale. Accanto agli agenti della Questura istriana ed al giudice per le indagini preliminari, per effettuare le pratiche del sopralluogo, durato anche nella giornata di ieri, sono intervenuti pure gli esperti del Centro per le indagini forensi “Ivan Vučetić” di Zagabria. La polizia, con l’aiuto di un cane, ha setacciato la zona, al fine di rinvenire l’arma da fuoco con la quale è stato commesso l’omicidio. Da rilevare, infine, che tutte e quattro le persone coinvolte nella vicenda sarebbero già note alle forze dell’ordine. Stando a voci ufficiose, Moratto avrebbe dei precedenti penali legati a furti con scasso, oltre a dei problemi di tossicodipendenza, Marinković per pesca di frodo, mentre Ausilio, nel ‘99, ha partecipato alla rapina della filiale della “Riječka banka” a Fusine, reato per il quale ha scontato cinque anni di carcere.
Fredy Poropat