Nella riunione del 19 dicembre scorso alla Comunità degli Italiani di Fasana, il Consiglio della Minoranza nazionale italiana autoctona della Regione istriana ha definito le linee guida del programma di lavoro per il 2024, all’insegna della continuità.
Abbiamo parlato con la vicepresidente Cristina Fattori che ha diretto la seduta al posto del presidente Ennio Forlani, assente giustificato: “Particolare attenzione daremo ai seguenti punti, come la partecipazione ai dibattiti pubblici sulle questioni legali inerenti alla Comunità nazionale italiana, intervenire prontamente in aiuto ai connazionali qualora si presentassero problemi come ad esempio il mancato rispetto dei diritti acquisiti, partecipazione ai lavori dell’assemblea tematica dell’Unione Italiana sulle scuole con accento particolare sull’autonomia della scuola elementare e dell’asilo italiani di Dignano.”
Nell’ampio dibattito sulle numerose problematiche riguardanti la carente applicazione dei diritti minoritari sanciti dallo Statuto regionale, non sono mancate le osservazioni critiche nei confronti dell’autorità regionale per aver ignorato finora diverse proposte e richieste avanzate dal Consiglio. Alcune sono state elencate dal consigliere Gianclaudio Pellizzer: “Quella di intitolare l’Ospedale di Pola al dottor Geppino Micheletti, poi abbiamo chiesto anche di prender in esame la modifica dell’inno istriano perché discriminatorio verso gli Italiani d’Istria e infine avevamo pure chiesto di istituire un giorno riguardante l’esodo, perché ci sono stati tanti istriani, fondamentalmente italiani ma non solo, che hanno lasciato queste terre dopo le vicissitudini della Seconda guerra mondiale.”
Il dottor Geppino Micheletti per chi non lo sapesse, viene considerato l’eroe nella strage di Vergarolla a Pola del 18 agosto 1946. Infatti, pur sapendo che tra le vittime c’erano i due figlioletti, aveva continuato a curare i feriti all’ospedale cittadino.
Una nota dolente anche per il finanziamento del Consiglio per il 2024 da parte della Regione. L’importo di soli 2.500 euro messo a disposizione è stato definito umiliante e anche vergognoso. (red)
Fonte: Radio Capodistria – 20/12/2023