Il sindaco di Pola, Filip Zoričić, ha diffuso su Facebook i rendering del progetto dello stabilimento balneare di Stoia, che in realtà nella sua versione originale risale a cinque anni fa. Dagli iniziali due milioni di euro l’opera verrà ora a costare fino a 5 milioni di euro, a significare che i prezzi in campo edilizio sono letteralmente raddoppiati nel giro di pochi anni. In compenso, il progetto aggiornato non ha tralasciato di ristrutturare e nobilitare nessuno degli elementi architettonici e paesaggistici dello stabilimento in senso lato. Dopo gli interventi parziali (palliativi) di restauro della “prua della nave”, del molo e del solarium, realizzati negli anni un passo alla volta per evitare che tutto crolli e finisca in brandelli o in polvere, ora il recupero sarà totale e includerà le cento e passa cabine, la struttura centrale, le strutture demaniali, le strutture accessorie, la “rotonda”, i locali da affittare come il bar e il ristorante, la pineta, l’entrata, le recinzioni, i parcheggi, la strada, i vialetti, il parco giochi, insomma, tutto. [La Voce del Popolo – 29/12/2023]
Ma non è tutto: l’area di Puntisella ha mantenuto la denominazione di Idrobase, costruita nel 1913 per gli idrovolanti austro-ungarici che avevano il compito di difendere Pola e Trieste. Dopo il secondo conflitto mondiale venne smantellata e iniziò così il suo declino. Nel 2016 è iniziata la sistemazione della lunga spiaggia dopo che per decenni il suo potenziale balneare era rimasto trascurato e finora nell’opera sono stati investiti 2,3 milioni di euro. Ora si vuole andare avanti con il progetto di greening o inverdimento del valore pari a 160.000 euro messi in buona parte a disposizione dal Fondo nazionale per la tutela dell’ambiente e l’efficienza energetica. Ebbene proprio nei giorni scorsi le maestranze della società HortusDes di Garčin in Slavonia, hanno iniziato la messa a dimora di 130 alberelli di pino, acero e frassino nonché di 970 piantine di cespugli di basso e alto fusto e di 1130 piantine decorative. L’area in questione è di 5.500 metri quadrati. [Radio Capodistria – 27/12/2023]
A completare il quadro, un intervento per rimediare alle condizioni di estremo degrado in cui versa la diga foranea di Pola. Il costo del risanamento si aggira sui 20 milioni di euro che la città e neanche lo stato sono in grado di sostenere da soli, però c’è molto ottimismo sulla possibilità di attingere dai fondi europei. Un ottimismo che deriva dalle rassicurazioni del Ministro del Mare, Traffico e Infrastrutture Oleg Butković. “Sono convinto – aveva detto nel luglio scorso a Pola – che dalle casse europee potremo attingere l’85% del finanziamento a fondo perduto mentre la differenza verrà coperta dallo stato”. Ecco dunque che nell’ultimo incontro dell’anno con i giornalisti il sindaco Filip Zoričić ha incluso proprio il risanamento della diga nella sua agenda per il 2024, annunciando la firma con la ditta appaltatrice dei lavori. [Radio Capodistria – 01/01/2024]
Rassegna a cura di Lorenzo Salimbeni