Giovedì 25 gennaio alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, e in differita dal giorno successivo sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano, DARIO FERTILIO, giornalista e scrittore di origine dalmata, le cui opere, tradotte in molte lingue, sono diffuse specialmente nei Paesi del Centroeuropa, ci parlerà di:
LA MIA DALMAZIA
E IL MONUMENTALE COMPLESSO
ARCHITETTONICO DI DIOCLEZIANO
E IL MONUMENTALE COMPLESSO
ARCHITETTONICO DI DIOCLEZIANO
La Dalmazia, situata lungo la costa orientale dell’Adriatico, comprende parti dell’attuale Croazia.
Il termine è associato all’antica provincia romana di Dalmatia, che faceva parte dell’Impero Romano e la città di Spalato è una delle principali città.
Il complesso di Diocleziano si riferisce al palazzo costruito dall’imperatore romano nel IV secolo a Spalato.
Diocleziano, noto anche come Diocleziano Augusto, fu un imperatore romano che governò dal 284 al 305 d.C.
È famoso per aver diviso l’Impero Romano in due parti, istituendo la cosiddetta “Tetrarchia”, un sistema di governo con quattro imperatori, due Augusti (di cui lui era uno) e due Cesari, con l’obiettivo di facilitare la gestione dell’ampio territorio dell’impero.
Il palazzo omonimo che si trova a Spalato fu costruito tra il 295 e il 305 d.C. come residenza imperiale e rifugio per l’imperatore in pensione nonché come complesso fortificato.
Il complesso copre un’ampia area e includeva non solo il palazzo dell’imperatore ma anche una parte della città circostante.
Il palazzo è un notevole esempio di architettura romana tardoantica e successivamente è stato utilizzato e modificato nel corso dei secoli da vari conquistatori e governanti.
La sua architettura ben conservata riflette l’ingegnosità e la grandezza dell’epoca romana tardoantica e costituisce un patrimonio culturale di rilevanza mondiale.
Dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, il Palazzo di Diocleziano fu abbandonato e nel corso dei secoli ha subito diverse trasformazioni. Oggi è una delle principali attrazioni turistiche di Spalato, nel 1979 è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
