Con un’intera mattinata di studi e l’apporto di numerosi studiosi ed esperti (in presenza e on line), il Comitato provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e la Comunità Ebraica di Roma intendono portare alla conoscenza casi specifici in cui hanno interagito e si sono intrecciate o hanno seguito percorsi paralleli, a Roma da una parte e nell’area mineraria dell’Istria dall’altra, vicende particolarmente importanti e di eccellenza e tragedie umane e storiche ancora poco conosciute.
Mercoledì 7 febbraio presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea (via Caetani 32 – Roma) si svolgerà il convegno Ebrei tra le due guerre. Casi di studio: aspetti della vita sociale, economica e culturale a Roma e nell’Istria (prenotazione obbligatoria: dibac@romaebraica.it).
I lavori si apriranno alle 9:30 parlando del bacino carbonifero istriano dell’Arsa, già conosciuto dal Settecento e che alla metà degli anni Trenta ebbe un grande sviluppo. La direzione dell’impresa fu affidata a Guido Segre, noto economista di famiglia piemontese, sposato con la triestina Gabriella Metz (Melzi), imprenditrice a Portorose. Il progetto e la realizzazione (1936-39) furono affidati all’architetto triestino Gustavo Pulitzer Finali, amico di Segre: le leggi razziali comportarono l’estromissione dei due e diverse disavventure per entrambi. Nel 1940 ad Arsia ci fu la più grande sciagura della storia mineraria italiana, in cui perirono subito 185 minatori e molti altri in seguito. Successivamente, nel 1943, 60 dipendenti dell’Azienda Carboni vennero infoibati dai partigiani comunisti quale vendetta per i caduti di quella sciagura. Su queste tragiche vicende da allora è scesa una pesante coltre di silenzio. Solo recentemente le figlie di Guido Segre e di Gustavo Pulitzer sono state omaggiate dalla città istriana di Albona.
La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla collettività ebraica di Roma, la quale fra le due guerre visse una particolare dimensione: da un lato, affrontò i disagi del periodo post bellico, delle crisi del sistema internazionale nonché della profonda depressione economica di quegli anni, dall’altro, continuò a vivere il processo iniziato con la Breccia di Porta Pia di integrazione nonché di assimilazione all’interno della società civile coeva. Quella ebraica era una società non priva di contraddizioni che di lì a qualche anno avrebbe vissuto l’enorme tragedia dell’età contemporanea che fu la Shoah. La conclusione sarà affidata ad una testimonianza in cui le persecuzioni subite dalla comunità ebraica di Fiume si intrecciano con la vicenda dell’Esodo.
Ore 9,00 Registrazione
Ore 9,30 Saluti istituzionali
Daniele Regard (Assessore alla Memoria Comunità Ebraica di Roma)
Donatella Schürzel (Presidente ANVGD Roma)
Giuseppe de Vergottini (Presidente FederEsuli)
Miguel Gotor (Assessore alla Cultura con delega alla Memoria di Roma Capitale)
Programma
Istria
Ore 9,45 Donatella Schürzel, Ebrei in Istria sino alla prima metà del 900. Una presenza titolata e naturalmente convivente
Ore 10,00 Eufemia Giuliana Budicin, Imprenditori giuliani e dalmati di origine ebraica in Istria
Ore 10,15 Maria Grazia Chiappori, Arsia. Un saggio di architettura del ‘900
Ore 10,30 Natasha Pulitzer, L’ architetto Gustavo Pulitzer
Ore 10,45 Tullio Vorano, Lo sviluppo della miniera di Arsia
Modera: Lorenzo Salimbeni
Ore 11,00 Pausa
Roma
Ore 11,15 Giordana Terracina, La comunità ebraica di Roma dal 1922 alle leggi del 1938
Ore 11,30 Giovanni Cecini, Gli ebrei romani nell’Esercito Italiano
Ore 11,45 Silvia Haia Antonucci, La violazione del cimitero ebraico dell’Aventino (1934)
Ore 12,00 Sergio Amedeo Terracina, Sara Cava, Le sinagoghe a Roma tra le due guerre
Modera: Claudio Procaccia
Ore 12,15 Testimone di Memoria e Ricordo comune alle due realtà: Gianni Polgar, esule ebreo fiumano
Ore 13,00 chiusura dei lavori