Con la Società Operaia di Albona riprendono le videoconferenze dell’ANVGD Milano

Il Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia comunica che, dopo la sosta dovuta ai molteplici impegni collegati alla ricorrenza civile del 10 Febbraio, riprendono le consuete videoconferenze a cura di Anna Maria Crasti (Vicepresidente ANVGD Milano).

Giovedì 22 febbraio alle ore 18:00, in diretta sulla pagina Facebook ANVGD di Milano. Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia, e in differita dal giorno successivo sul canale YouTube ANVGD  Comitato di Milano, la Dott.ssa GIULIA MILLEVOI (Dirigente del Settore Promozione del Territorio, Formazione Professionale e Politiche Sociali della Provincia di Treviso, nonché Presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Albona) e STEFANO SILLI (consigliere della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Albona) presentano il libro: 
LA SOCIETÀ OPERAIA DI MUTUO SOCCORSO DI ALBONA 

È la storia di un sodalizio operaio, la cui fondazione va inquadrata in un periodo della storia italiana, quando le Società di mutuo soccorso ebbero, ad opera di Giuseppe Mazzini, una rilevante importanza, perché costituirono quasi i prodromi del movimento operaio italiano.

È la storia di un sentimento patriottico che, dando vita ad una società di mutuo soccorso creava un ente morale dì origine e di tipo italiano, uniformandosi così alle tradizioni, agli usi, alle istituzioni civili e benefiche della Nazione cui sentiva di appartenere: gli stessi fini, lo stesso scopo cui tendevano anche le Società operaie istriane.

In quegli anni(1870), in Italia, le società di mutuo soccorso erano circa cinquecento, diventate nel successivo decennio più di 1300 ; e per avere un’idea dello spirito che informava quelle associazioni, bisogna ricordare il clima di sano patriottismo, di civile progresso operaio, che caratterizzò un periodo bellissimo della storia italiana.
Fu in quel periodo, 1867, che nacque, la Società Albonese che riunì possidenti e operai, professionisti e artigiani, non soltanto in nome di un concetto di vicendevole solidarietà, ma anche in nome di un alto sentimento di amor patrio.
Infatti, nell’indirizzo mazziniano rivolto alle società operaie c’è l’invito ad un patto di fratellanza; ed è storico il patto votato a Roma, nel 1871, dai rappresentanti di ben 130 società operaie, che dichiara «le associazioni come una sola famiglia interessata a promuovere insieme, col proprio benessere, la grandezza e la prosperità della Patria e l’educazione del popolo, per fini dell’umanità».
Il progresso sociale aveva creato già, da tempo, altre istituzioni, altri organismi assistenziali, più confacenti alle nuove esigenze della vita; l’area di attività della vecchia mutua si era, con il passar degli anni, sempre più ristretta sotto l’impulso di innovazioni che tendevano a sostituire le precedenti forme del mutuo soccorso.
Infatti, di fronte allo sviluppo industriale e commerciale, alle trasformazioni dell’artigianato, la società operaia stava perdendo il suo originario carattere di associazione benefica, per assumere quello di una cara istituzione cittadina che poteva continuare ad essere un punto d’incontro tra vicini, di casa, un motivo di armonia sociale, un posto di sosta, di riposo, di meditazione all’ombra di un vecchio campanile, una testimonianza di un «lungo cammino di lotte e vittorie».
E fu, in seguito alle conseguenze dell’esodo, che l’opera della Società operaia ritornò ad essere considerata, ancora una volta, utile e necessaria; bisognava aiutarsi vicendevolmente e furono le nuove dolorose circostanze a sollecitare un gruppo di volonterosi a ricostituire, in esilio, l’associazione che, in nome del mutuo soccorso, poteva ancora riunire tutti gli albonesi, al di sopra delle differenze di classe, di ceto sociale, di ideali politici, e alleviare le difficoltà dei più bisognosi.
Oggi la ritroviamo a tenere sempre vivo il ricordo della piccola patria perduta. 
Claudio Giraldi
Presidente dell’ANVGD Milano
0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.