Dopo i dati di ottobre/novembre, anche quelli estrapolati dalle ultime settimane di questo 2009 confermano il perdurare della fase di stallo sul mercato immobiliare in Croazia, dove il diagramma della crisi è tuttora in discesa. Stante il crollo della domanda e la rarefazione degli atti di compravendita, adesso anche i prezzi sembrano avere imboccato in modo più deciso la strada in discesa. E’ un andamento esteso a tutto il Paese, anche se è più evidente nella sua parte continentale. Anche lungo la fascia costiera, comunque, ultimamente la recessione ha prodotto i suoi effetti su un mercato fin troppo in ebollizione, alimentato anche dalle manovre speculative dei “palazzinari” e faccendieri collegati con filo diretto alle stanze del potere. La stretta creditizia attuata dalle banche – molto più attente e restie nell’ allentare i cordoni della borsa e soprattutto determinate a elevare i tassi sui mutui – ha fatto il resto.
Restando alla fascia costiera e sempre parlando di prezzi medi, calcolati dalle agenzie immobiliari, la prima sorpresa viene da Zara, dove nell’arco di circa un mese il costo del metro quadrato di spazio abitativo è precipitato dai 1.738 euro di novembre ai 1.633 euro attuali. In media nello Zaratino i prezzi degli appartamenti “chiavi in mano” sono calati di oltre il 6 per cento. Lo sgonfiamento dei prezzi ha investito anche l’area di Fiume, dove – secondo gli ultimi riscontri delle agenzie specializzate – il costo del fatidico metro quadrato ha innestato la retromarcia passando in un mese da una media di 1.744 a circa 1.680 euro. Per l’area del capoluogo quarnerino l’arretramento medio dei prezzi è di circa il 5,2 per cento. Nella zona di Pola il calo è quasi impercettibile e non va oltre lo 0,3 per cento (con il costo medio del metro quadrato di appartamento intorno ai 1.480-1.500 euro.
Tornando in Dalmazia, a Spalato il calo sembra essere solo di poco meno marcato, intorno al 4,5 per cento. In discesa anche i prezzi nella zona di Sebenico. L’unica eccezione a quella che è ormai una regola è rappresentata dall’area intorno al nucleo storico di Ragusa (Dubrovnik). I pregi paesaggistici della costiera ragusea e la domanda sempre sostenuta, in contrapposizione a un’offerta limitata, contribuiscono a mantenere la media dei prezzi intorno ai 3.200 euro al metro quadrato, ma con punte di addirittura 6.500 per le ubicazioni panoramicamente più blasonate. Tendenza al ristagno sui valori di un mese fa anche anche per i prezzi immobiliari (appartamenti, case monofamiliari e lotti edificabili) sull’isola di Curzola (Korcula), che costituisce una sorta di anomalia per l’area insulare. In quasi tutte le altre isole dalmate, infatti, i costi o sono in calo oppure si mantengono invariati, come per esempio a Lesina, dove tutto sembra rimasto sui valori di uno o due mesi fa. In flessione generalizzata – sia pure con qualche eccezione – pure i prezzi dei terreni edificabili.
Nella regione spalatina, rispetto ai rilevamenti di un mese fa, il calo è del 3,7 per cento, con il costo medio di un metro quadro “costruibile” attestatosi ultimamente sui 155 euro. A Fiume e dintorni il cedimento è ancora più evidente (5,5%), con il costo di un metro quadrato su cui costruire sceso a 119-120 euro. Anche in fatto di terreni, Ragusa continua ad essere al top. Per un metro quadrato di terreno edificabile si sborsano anche adesso sui 730-740 euro. (f.r.)