ZAGABRIA Gli exit poll hanno dato ragione ai pronostici della vigilia per quel che riguarda il vincitore del primo turno delle elezioni presidenziali e subito appare chiaro, come del resto ampiamente previsto, che si dovrà ricorrere al turno di ballottaggio il 10 gennaio. Balza subito all'occhio anche la bassa affluenza al voto. Ebbene è nettamente in testa il candidato del Partito socialdemocratico Ivo Josipovic con il 32,7% delle preferenze. Al secondo posto, e anche in questo caso vengono rispettati i sondaggi degli ultimi giorni, si piazza il sindaco di Zagabria Milan Bandic espulso dal partito socialdemocratico dopo aver deciso di mettersi in corsa infrangendo la disciplina dello schieramento.
Al terzo posto troviamo il candidato ufficiale della Comunità democratica croata (Hdz) Andrija Hebrang, con il 12,1%. Segue l'indipendente Nadan Vidosevic con l'11,6% delle preferenze. Per lui si tratta di un declassamento dopo i lusinghieri risultati dei sondaggi che praticamente lo piazzavano al ballottaggio. Seguono nell'ordine Vesna Pusic del Partito popolare croato (Hns) con il 7,5%, l'indipendente Dragan Primorac con il 5,9%, Damir Kajin della Dieta democratica istriana con il 4%, l'indipendente Miroslav Tudjman (figlio del primo presidente croato Franjo) con il 3,4%, Josip Jurèeviæ (2,6%), Boris Miksic (2,1%), Vesna Skare Ozbolt (1,6%) e ultimo Slavko Vuksic, 0,6%.
Gli exit poll sono stati realizzati dalle agenzie Ipsos Puls e Nova Tv su un campione di 8871 elettori in Croazia, quindi diaspora esclusa.
Queste le prime reazioni dei candidati. Soddisfatto Josipovic per il quale è indifferente chi dovrà affrontare al ballottaggio. Nello staff elettorale di Josipovic ieri sera c'era anche il sindaco di Fiume Vojko Obersnel secondo cui i risultati degli exit poll rientrano nelle aspettative.
A proposito dello scarso interesse per il voto, ha affermato che la risposta la dovrebbero dare i politici dopo un’attenta analisi della situazione nel paese. Risultato ottimo, dice Milan Bandic, che si dice molto ottimista sull'esito del secondo turno. Andrija Hebrang afferma che i suoi elettori non amano i sondaggi per cui il risultato ufficiale sarà sicuramente migliore.
Anche Vidosevic è convinto di arrivare perlomeno secondo. Nella sua valutazione a caldo Damir Kajin ha affermato di aver raggiunto l'obiettivo prefissato, ossia quello di far sentire la voce oltre il Monte Maggiore.
Questo primo turno elettorale è stato caratterizzato da una affluenza molto bassa. I dati ufficiali, aggiornati alle ore 16 di ieri dicono che si sono recati a votare 1.293.264 aventi diritto equivalente al 33,87 percento, l'8% in meno rispetto al 2004.
Nella regione di Zara si è verificato un fatto increscioso, subito denunciato da Ingrid Anticevic Marinovic, del Partito socialdemocratico. Ossia, come ha spiegato, alcuni poliziotti armati hanno chiesto i documenti personali agli elettori in procinto di votare. «E' una vergogna che qualcosa del genere accada in un paese che si definisce democratico» ha detto la parlamentare parlando di forte pressione, anzi di intimidazione degli elettori. (p.r.)