ZAGABRIA – La Commissione elettorale nazionale (DIP), nel corso di un incontro stampa, ha reso noto che, dopo la prima tornata delle presidenziali di domenica scorsa, non sono stati elaborati i dati unicamente in un seggio elettorale a Kravarsko dove, probabilmente, la consultazione verrà ripetuta. Il presidente del DIP, Branko Hrvatin, nell’esporre i risultati ufficiali incompleti, ha confermato che al ballottaggio di domenica 10 gennaio 2010 vanno il candidato dell’SDP Ivo Josipović, che ha ottenuto il 32,42 per cento delle preferenze, e l’indipendente Milan Bandić con il 14,83 per cento dei voti degli elettori recatisi alle urne. I risultati nel seggio di Kravarsko, comunque, non incidono assolutamente su quelli definitivi, per cui è subito scattato il periodo di 48 ore entro il quale tutti i candidati possono presentare eventuali ricorsi. Tornando a Kravarsko, va detto che è stato evidenziato un errore di procedura compiuto dalla Commissione elettorale, ossia lo scambio d’identità di un elettore. Sempre ieri, il DIP ha dato l’ordine di procedere con la stampa delle schede elettorali per il ballottaggio, in modo che possano essere inviate in tempo utile nei seggi elettorali all’estero.
AFFLUENZA SOTTO IL 44 P.C. A conti fatti, si sono recate alle urne 1.975.853 persone, ossia il 43,96 per cento degli iscritti negli elenchi elettorali (4.495.119). Hrvatin ha precisato pure che il 98,94 per cento delle schede elaborate è risultato valido.
Per quanto concerne i risultati degli altri concorrenti, va detto che Andrija Hebrang (HDZ) ha ottenuto il 12,04 per cento delle preferenze, l’indipendente Nadan Vidošević l’11,33, Vesna Pusić (HNS) il 7,25, l’indipendente Dragan Primorac il 5,93, l’indipendente Miroslav Tuđman il 4,09, Damir Kajin (DDI) il 3,87, l’indipendente Josip Jurčević il 2,74, l’indipendente Boris Mikšić il 2,10, l’indipendente Vesna Škare Ožbolt l’1,89 e Slavko Vukšić (Partito democratico della pianura slavone) lo 0,42 per cento.
Alla domanda su quanto il voto in Bosnia ed Erzegovina abbia inciso sui risultati delle elezioni, Branko Hrvatin ha affermato che l’indipendente Milan Bandić ha ricevuto complessivamente 29.084 preferenze, mentre ad Andrija Hebrang (HDZ) ne sono andate 10.414. “Se paragonate questi numeri e la differenza di preferenze tra i due candidati, mi sembra che la conclusione sia logica. La differenza è molto maggiore rispetto a queste cifre”, ha spiegato.
Domenica, il minor numero di voti è andato a Slavko Vukšić. Ne ha ricevuti 8.309, ossia quasi 1.700 in meno rispetto alle 10mila firme che aveva dovuto raccogliere per poter partecipare alla corsa per il Pantovčak.
ISTRIA: VINCE KAJIN Il candidato dell’SDP, Ivo Josipović, ha ottenuto il maggior numero di preferenze nella Città di Zagabria e in diciotto Regioni, eccezion fatta per quella della Lika e di Segna, nonché per quella Istriana e per la Circoscrizione estero dove hanno trionfato Andrija Hebrang, rispettivamente Damir Kajin e Milan Bandić. Per quanto riguarda l’Istria, oltre a Damir Kajin, il maggior numero di voti è andato a Josipović (30,62 per cento), seguito dalla Pusić (8,14) e da Vidošević (8,11). Nella penisola, Milan Bandić ha ricevuto il 5,92 per cento dei voti, piazzandosi in questo modo al quinto posto. Lo stesso candidato è stato secondo in quanto a preferenze in 10 Regioni e nella Città di Zagabria. Hebrang, da parte sua, ha ottenuto il secondo posto all’estero e in sei Regioni, tra le quali tutte e quattro dell’area dalmata.
Nadan Vidošević ha ottenuto il maggiore successo nella Regione litoraneo-montana. Con il 14,53 per cento di voti è risultato secondo dietro a Ivo Josipović (39,22). Seguono Vesna Pusić (11,12), Andrija Hebrang (7,99) e via di questo passo.
Due parole per quanto riguarda le votazioni all’estero. Dei 404.475 iscritti negli elenchi si sono recati a votare nei 250 seggi allestiti oltreconfine 66.045 elettori, ossia un modesto 16,33 per cento.
La seconda tornata elettorale è in programma, come detto, il 10 gennaio 2010. Il terzo Capo dello Stato della Repubblica di Croazia, diventerà colui che riceverà almeno il 50 per cento più uno dei voti. A titolo di cronaca, rileveremo che alle presidenziali del 2005 si erano recati alle urne 2.227.073 elettori, ossia il 50,57 per cento degli iscritti alle liste elettorali.
Silvano Silvani