Alla c.a. del Sindaco di Lerici,
Dott. Leonardo Paoletti
nel ringraziare la Sua Segreteria per la risposta ricevuta e nel prendere atto di quanto scritto, mi vedo però ulteriormente costretto a puntualizzare quanto segue:
1. nel “Regolamento per la concessione dell’uso della Sala Consiliare” approvato dal Comune di Lerici si legge all’Art.3 punto b) con riferimento all’uso della Sala a “Terzi”: “riunioni, manifestazioni e iniziative delle Associazioni che, a giudizio dell’Amministrazione, sono di particolare interesse pubblico”.
Pertanto, nel ricordarvi che la Legge della Repubblica Italiana n. L.30 marzo 2004 n. 92, che istituisce il «Giorno del ricordo» nel 10 febbraio di ogni anno “in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati”, non comprendo cosa possa esserci di “particolare interesse pubblico” il negare o giustificare la morte di migliaia di cittadini italiani in una tragedia della Storia Italiana del XX Secolo sancita e riconosciuta da una Legge ufficiale.
2. La Legge n. 115 del 2016 ha attribuito rilevanza penale a qualsiasi tipo di affermazioni negazioniste della Shoah, dei fatti di genocidio, dei crimini contro l’umanità e di guerra, come definiti rispettivamente dagli art. 6, 7 e 8 dello Statuto di Roma, istituivo della Corte penale internazionale. Inoltre l’art. 5 della Legge n. 167 del 2017 ha previsto che, oltre alla negazione, può costituire aggravante speciale del reato di cui all’art. 3 della Legge 654/1975 anche la minimizzazione in modo grave o l’apologia della Shoah o di qualsiasi altro crimine di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra.
Per quanto sopra mi preme ricordarLe che i Presidenti della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella hanno più volte sottolineato e riconosciuto come la tragedia del popolo giuliano-dalmata sia stata un vergognoso crimine di guerra, nonché una vera pulizia etnica perpetrata dai partigiani comunisti titini. In particolare il Presidente Ciampi fu tra i promotori della Legge del Giorno del Ricordo, il Presidente Napolitano sentenziò che “il dovere che le istituzioni della Repubblica sentono come proprio, a tutti i livelli, è quello di un riconoscimento troppo a lungo mancato”, mentre il Presidente Mattarella che dichiarò che “quella gente non fu ammazzata perché fascista, ma soltanto perché era italiana”.
3. Con riferimento a quanto indicato sopra, Le riporto alcuni casi (con una semplice ricerca su Google ne può trovare moltissimi altri) in cui molti Sindaci di altre città hanno giustamente negato la Sala Consiliare o altre Sale del Comune all’ANPI, o ad altre Associazioni, che presentavano libri di Eric Gobetti apertamente negazionisti e giustificazionisti e quindi contro i principi delle Leggi che ho citato al punto 2:
– 12 Maggio 2023, Comune di Maserada, Sindaco Lamberto Marini;
– 28 Febbraio 2023, Comune di Valenza, Sindaco Maurizio Oddone;
– 15 Aprile 2024, Comune di Vicenza, Sindaco Francesco Russo, del quale riporto il comunicato stampa: “Quelle che vengono espresse sono posizioni non solo esecrabili sul piano storico e politico, ma risultano anche del tutto inconciliabili con gli indirizzi e le linee d’azione dell’Amministrazione, che più volte si è espressa, anche attraverso atti concreti, contro ogni forma di totalitarismo e di uso della violenza a fini politici. Non si tratta, beninteso, di un atto di censura ai danni della libertà di pensiero e di espressione garantita dalla Costituzione, ma semplicemente della presa d’atto che tale inconciliabilità rende di fatto incompatibile l’utilizzo di spazi pubblici di proprietà comunale per la diffusione di idee e teorie che risultano in aperto contrasto non solo con una storiografia ormai consolidata, ma anche con autorevoli pronunciamenti istituzionali tra i quali ricordo i celebri interventi di due Presidenti della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano”.
– 2022, Consiglio Regionale della Lombardia: Niente spazio per i negazionisti: “La Regione Lombardia non può e non deve permettere che si dia spazio al negazionismo, al giustificazionismo e a tutti quei fenomeni che tendono a portare questi fatti nell’indifferenza e nell’oblio. Il testo della mozione dimostra il chiaro intento di non volere essere complici in nessun modo della negazione del dolore e del sacrificio di tanti innocenti morti nelle Foibe; è giunto il momento che anche la Lombardia, dopo Veneto e Friuli, neghi finanziamenti e spazi alle associazioni che si fanno portatrici di negazionismo dietro le mentite spoglie di ricerca storica”.
Mi preme ricordare anche, Signor Sindaco, come l’ANPI (“che gode del massimo rispetto e riconoscibilità” della Sua Amministrazione come scritto nell’email della Sua Segreteria), abbia definito “faziosa” (e ne abbia inutilmente, e vergognosamente, chiesto la revoca) la circolare del Ministero dell’Interno su indicazione della Presidenza del Consiglio per “ «voler favorire iniziative celebrative di approfondimento e di studio, finalizzate a dare particolare e significativo rilievo alla ricorrenza», per «sensibilizzare le nuove generazioni e diffondere la conoscenza di quei momenti dolorosi» conservando «la memoria storica di una pagina altamente tragica per l’umanità, rendendo doveroso omaggio alle vittime e un riconoscimento ai superstiti».
O come nel 2019 a Rovigo l’ANPI che “le foibe le hanno inventate i fascisti, sia come sistema per far sparire i partigiani jugoslavi, che come invenzione storica. Tipo la vergognosa fandonia della foiba di Basovizza…”, o come la povera Norma Cossetto, alla quale quest’anno anche il Comune della Spezia ha intitolato una via (studentessa istriana stuprata ed infoibata dai partigiani comunisti titini ed insignita della Medaglia d’Oro al Merito Civile assegnata dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2005) definita da sempre come “propaganda nazifascista”.
Concludo: il Comune di Lerici ha concesso la Sala Consiliare ad una Associazione da sempre ostile, negazionista o giustificazionista della tragedia della foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata, nonostante questa tragedia sia riconosciuta da una Legge dello Repubblica Italiana, per un evento “di particolare interesse pubblico”(la presentazione di un libro di Eric Gobetti, noto negazionista/giustificazionista), e domandandomi se l’interesse pubblico sia quello di ricordare le tragedie della nostra Storia oppure volutamente di negarle, se non addirittura giustificarle, mentre invece altri Sindaci di molti altri Comuni Italiani hanno avuto il coraggio di non concedere le Sale Consiliari e/o Comunali rispettando quindi il dolore dei discendenti dei morti infoibati.
Cordiali saluti,
Andrea Manco
Presidente A.N.V.G.D. La Spezia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia