(ANSA) – TRIESTE, 21 GEN – "Bisogna distinguere i diritti, che vanno riconosciuti e attuati, dai privilegi e dai capricci": lo sostiene il presidente dell'Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, intervendo nel dibattito sull'estensione del bilinguismo in Friuli Venezia Giulia. "Vanno chiariti – spiega Lacota in un comunicato – i limiti della legge italiana di tutela della minoranza slovena. I privilegi che si vorrebbero riconosciuti avrebbero conseguenze irrefrenabili, con tensioni in città e nella popolazione". Lacota sottolinea che in troppe zone dell'altipiano l'applicazione della legge è carente nella segnaletica, nelle insegne pubbliche e nei servizi "ma se il tentativo è di coronare il sogno-programma di far installare all'ingresso della città la scritta 'Trst' in aggiunta a quella di 'Trieste', allora la risposta che tutte le istituzioni devono dare è no". L'Unione degli Istriani segnala poi che in val resia e in altre zone, la popolazione di ceppo slavo rifiuti di essere considerata slovena.(ANSA).