Sarà la Prima guerra mondiale al centro dell’incontro settimanale che si svolgerà venerdì 21 giugno alle ore 17:00 presso la sede del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia in via Duccio da Boninsegna 23.
«Domani in sede discuteremo del perché l’Italia, legata ad Austria e Germania dalla Triplice Alleanza, stipulò il 26 aprile 1915 un accordo segreto con le potenze dell’Intesa, al fianco delle quali entrò in guerra – anticipa Claudio Giraldi, Presidente dell’ANVGD Milano – Più di uno studioso sosterrà che a Roma, con la firma del Patto di Londra, siglato il 26 aprile 1915, fu consumato in realtà un vero e proprio golpe sotterraneo con il sostegno della monarchia».
In effetti l’Italia, entrata in contrapposizione con la Francia per motivazioni di carattere coloniale in Africa, nel 1882 aveva sottoscritto con Germania ed Austria-Ungheria la Triplice Alleanza, che si sarebbe poi periodicamente rinnovata. Artefice di tale accordo fu la Germania, che, temendo il revanscismo francese dopo la sconfitta del 1871, voleva metterle contro il giovane Regno d’Italia, ma le contrapposizioni italo-austriache retaggio delle guerre d’indipendenza non si erano estinte. Roma aveva messo la sordina alla retorica irredentista, confidando che nel trattato di alleanza erano previste “compensazioni” per l’Italia in caso di nuove annessioni austriache nella penisola balcanica, cosa che nel 1908 non avvenne allorchè la Bosnia-Erzegovina, terminato il protettorato trentennale concesso a Vienna nel 1878, diventò una provincia della duplice monarchia.
Quando l’Austria dichiarò guerra alla Serbia dando il via a quella che i contemporanei chiamarono la Grande guerra, l’Italia non intervenne, poichè la Triplice Alleanza era di carattere difensivo. Cominciò così il lavorio della diplomazia e della corte, tra concessioni territoriali da ottenere nella Venezia Giulia in cambio della neutralità o dell’entrata in guerra in ossequio alla politica triplicista fin lì seguita e primi abboccamenti con le potenze della Triplice Intesa (Francia, Inghilterra e Russia) per concordare un cambio di fronte. [LS]