SAGRADO «È la prima volta che lo Stato decide di trasferire i propri beni (che non siano caserme) in comodato gratuito agli enti locali. Il Protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi che ci permetterà di realizzare sul San Michele il museo più vasto d’Europa è il frutto di un lavoro durato due anni. Mi hanno fatto molto piacere le parole dal sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga, il quale ha affermato che se tutto funzionerà per il meglio, verrà esportato il ”modello Gorizia”».
Enrico Gherghetta è euforico. Il presidente della Provincia intravvede un’eccezionale opportunità nella concretizzazione del maxi-progetto Carso 2014 che corre parallelo – seppure con strategie e modalità diverse – con il ”Marketing del Collio”.
Si andranno cosi a riqualificare i principali poli attrattivi del territorio cominciando dall’Area sacra del monte San Michele fino alle riserve naturali costruendo un’importante cornice attraverso il parco lungo il fiume Isonzo per aver ospitato numerose battaglie lungo il suo percorso», fa sapere la Provincia che è in prima linea. Quattro i milioni a disposizione per tramutare un sogno in realtà.
La cifra stanziata sarà in buona parte (1,9 milioni) dedicata agli interventi necessari al recupero delle cannoniere del San Michele. A questi soldi si aggiungono altri 500mila euro per gli arredi interni delle grandi fortificazioni che ospitano i pezzi d’artiglieria. Altri 900mila euro, invece, serviranno alla manutezione straordinaria dei percorsi sterrati. Ci sono, poi, ulteriori 300mila che serviranno per alcune opere di recupero ambietale. Infine, per tutti gli aspetti legati alla comunicazione e alla promozione turistica dell’intervento, sempre all’interno del pacchetto da 4 milioni, sono stati stanziati 400mila euro.