Goti Bauer, testimone fiumana della Shoah

Compie oggi cento anni Goti Herskovits Bauer, una delle ultime testimoni della Shoah ancora in vita. Nata nella cittadina cecoslovacca di Berehove, cresciuta a Fiume, è sopravvissuta ad Auschwitz-Birkenau e Theresienstadt. La presidente Ucei Noemi Di Segni, il suo vice Milo Hasbani, il presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach l’hanno raggiunta oggi nel capoluogo lombardo, dove vive da tempo, per trasmetterle la vicinanza e l’affetto di tutto l’ebraismo italiano.
Unica della sua famiglia a fare ritorno dal lager, Bauer è stata una delle prime testimoni a rompere il silenzio. «Noi studiosi della Shoah dobbiamo moltissimo a Goti e ai suoi lavori pionieristici con gli insegnanti, quando nessuno in Italia si occupava del tema», spiega a Pagine Ebraiche lo storico Marcello Pezzetti. «È una volontà che ha sempre avuto e che le deriva del suo passato di giovane insegnante, in una classe di soli studenti ebrei, prima che la deportazione si materializzasse». Pezzetti e Bauer si sentono con frequenza: «Parliamo spesso, di tante cose. La sua lucidità è impressionante e mi emoziona soprattutto sentirla parlare in dialetto fiumano con Andra e Tatiana Bucci, anche loro sopravvissute ad Auschwitz. Si vogliono molto bene. Andra e Tati poi la adorano, perché per loro Goti è il mondo perduto di Fiume».
Bauer fu tradita insieme ai suoi cari mentre stavano cercando di attraversare il confine con la Svizzera. «Quello che più colpisce della sua testimonianza è il dolore provato nel momento in cui capì che erano stati venduti, con la Svizzera sullo sfondo ma ora irraggiungibile», sottolinea Pezzetti. «Goti è una donna dalla tempra e dall’umanità speciale. Si è salvata per un insieme di fattori e anche la fortuna ha fatto la sua parte. Ma soprattutto per la capacità di capire sempre in anticipo ciò che le sarebbe successo. Anche Shlomo Venezia z.l. aveva questa qualità».
A Bauer è arrivato un messaggio di felicitazioni del Quirinale, in cui il capo dello Stato Sergio Mattarella le esprime «la riconoscenza della Repubblica» per la sua testimonianza di ex deportata «che ha contribuito a tenere viva la Memoria della Shoah» attraverso le generazioni. Dal suo canto la presidente Ucei Di Segni le ha consegnato un attestato in cui si augura a Bauer di continuare a essere un punto di riferimento «per la preziosa discendenza, la comunità e le persone che da te hanno tratto coraggio e forza di andare avanti».

Fonte: Pagine Ebraiche – 29/07/2024

Foto di apertura: Associazione Figli della Shoah [Facebook]

Corriere della Sera – 29/07/2024
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