Don Francesco Bonifacio e la persecuzione religiosa in Istria

Ricomincia dopo la pausa estiva l’appuntamento del giovedì con le videoconferenze a cura di Anna Maria Crasti, vicepresidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia: il primo incontro è dedicato al Beato Francesco Bonifacio, ricorrendo l’anniversario del suo martirio in odium fidei.

Giovedì 12 settembre alle ore 18:00 sulla pagina Facebook ANVGD di Milano, Per far conoscere e tramandare la storia della Venezia Giulia ci sarà la videoconferenza

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Don Francesco Bonifacio e la persecuzione religiosa in Istria
In occasione del 78° anniversario del Martirio

che potrà essere in seguito rivista sul canale YouTube ANVGD Comitato di Milano.

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Relatore principale dell’incontro sarà Mario Ravalico, esule da Pirano, saggista, cultore di storia della frontiera adriatica ed autore di varie pubblicazioni dedicate al sacerdote sequestrato a Crassiza nel settembre del 1946 ed i cui resti non sono ancora stati identificati: Beato don Francesco Bonifacio. Esercizi e Ritiri spirituali (2013), Verso Crassiza (2015), Don Francesco Bonifacio assistente dell’Azione Cattolica fino al martirio (2016), Che Dio ci perdoni tutti. Don Francesco Bonifacio uomo di dialogo e di perdono (2022).

«Che Dio ci perdoni tutti» sarebbero in effetti state le ultime parole di Don Bonifacio prima di essere assassinato in odium fidei da quattro “guardie popolari”, cioè miliziani comunisti jugoslavi: nel settembre del 1946 non era ancora stato definito il nuovo confine italo-jugoslavo, ma nella Zona B della Linea Morgan affidata all’amministrazione militare jugoslava il regime comunista di Tito spadroneggiava e stava attuando un’annessione di fatto, eliminando chi si opponeva a tale progetto espansionista, come ad esempio il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, e perseguitando i sacerdoti, al fine di indebolire le istituzioni religiose e dare via libera all’opera di propaganda degli apparati comunisti di Belgrado.

Interverrà pure Gordana Krizman, Capo ufficio stampa della Diocesi di Parenzo e Pola, e ci sarà il “Gruppo dei Giovani”, cioè gli studenti delle scuole milanesi e dell’hinterland che hanno iniziato ad appassionarsi alla storia del confine orientale italiano anche grazie alla testimonianza ed alle iniziative di Anna Maria Crasti.

 

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