L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Unione Italiana stanno sviluppando un progetto di formazione riguardo la storia della frontiera adriatica destinato ai docenti del Veneto e delle scuole con lingua d’insegnamento italiana nel territorio d’insediamento storico della comunità italiana autoctona dell’Adriatico orientale.
Dopo il notevole successo del primo seminario che ha avuto luogo a Pola e Pirano il 18-19 aprile 2023 e del secondo seminario che si è svolto a Buie e Capodistria l’11 e 12 aprile 2024, è stata organizzata una giornata di studio per il 15 ottobre 2024. A questi seminari hanno preso parte circa 60 docenti provenienti da scuole del Veneto e dell’Istria ed hanno evidenziato la necessità di approfondire ulteriormente i temi trattati, oltre a procedere verso la progettazione di percorsi didattici comuni ed organizzare gemellaggi tra scuole venete e istriane.
Questo appuntamento seminariale sta diventando un importante momento di confronto tra due realtà con le stesse radici culturali, separate in seguito alle drammatiche vicende del confine orientale italiano alla fine della Seconda guerra mondiale.
È stata perciò organizzata un’ulteriore giornata di studio a Mestre presso l’M9 – Museo del ‘900 lo scorso 15 ottobre, al fine di completare ed approfondire alcune tematiche già sviluppate nei seminari precedenti ed avere la possibilità di visitare l’M9 – Museo del ‘900, il cui allestimento multimediale ed immersivo rappresenta un unicum nella didattica della storia contemporanea.
All’apertura dei lavori erano presenti 80 docenti (50 veneti e 30 istriani), i quali hanno ricevuto il saluto di Simonetta Mantovani in rappresentanza dell’Assessorato alla Formazione e Istruzione della Regione Veneto e di Laura Besio, Assessore alle Politiche Educative di Venezia. Quest’ultima in particolare ha sottolineato che «quello di oggi è l’ennesimo tassello di un grande lavoro che l’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia sta compiendo con determinazione, caparbietà e fede per ricordare un periodo drammatico della nostra storia, come quello seguito alla fine della Seconda guerra mondiale, e, soprattutto per instillare nelle nuove generazioni una consapevolezza collettiva di quanto siano fondamentali, e di continuo riferimento per la nostra vita, valori come il rispetto, la democrazia, il senso del dovere, la convivenza civile. Un sentito grazie a tutti gli insegnanti che riescono a far vibrare le corde dei ragazzi anche su temi non esattamente semplici come questi».
Dopo un saluto di Maurizio Tremul, Presidente dell’Unione Italiana, il quale ha salutato con favore lo svolgimento di eventi che coinvolgono istituzioni dell’esodo e dell’italianità autoctona, è intervenuto Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale e presidente del comitato di Venezia dell’ANVGD: «Si compie oggi un’altra tappa del progetto “Le Due Rive”, inaugurato lo scorso anno per creare una sinergia tra docenti veneti e delle scuole croate e slovene di lingua italiana, affrontando tematiche che hanno segnato la nostra storia. Nel 2023 si sono tenuti seminari a Pola, Pirano, Trieste; quest’anno a Buie, Capodistria, e, ora, a Mestre. E sempre a Mestre, all’M9, il 24 e 25 ottobre, è in programma una “due giorni” che coinvolgerà professori provenienti da ogni parte d’Italia e farà da prologo all’incontro del 26 ottobre a Trieste, in cui verrà ricordato il 70° anniversario dell’assegnazione della città giuliana all’Italia». [LiVe – 15/10/2024]
È quindi intervenuto lo storico e saggista Gianni Oliva con la relazione Trieste dall’occupazione titina agli scontri del 1953, cui ha fatto seguito il Presidente della Società di Studi Storici e Geografici di Pirano Kristjan Knez, il quale ha relazionato riguardo L’alto Adriatico e il confine mobile. Il Memorandum di Londra e la soluzione del problema di Trieste.
Nel pomeriggio si è svolta la visita guidata al Museo M9 e allo spazio EDU, ove grazie alla collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito delle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, con l’ANVGD come capofila, è stata recentemente allestita una sezione specifica dedicata proprio alla frontiera adriatica.
L’indomani la delegazione ospite (c’erano docenti provenienti da Fiume, da Pola e da altre 10 località istriane) è stata guidata da Antonella Scarpa (ANVGD Venezia) in un itinerario storico sui luoghi dell’esodo a Venezia che ha avuto come tappe alcuni degli edifici che accolsero gli esuli giuliano-dalmati: Caserma Cornoldi, Scuola Dalmata, Complesso della Celestia – Ex scuola Meccanici della Marina, Scuola Giacinto Gallina, Ca’ Loredan, Liceo/Convitto Marco Foscarini. Particolare attenzione è stata dedicata alla Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone e alle opere di Vittore Carpaccio che essa ospita ed al Foscarini, che oltre ad essere stato il principale Centro di Raccolta Profughi di Venezia ha una storia particolare a partire dalle sue origini di epoca napoleonica.
Molto gradita la visita al Municipio di Venezia, ove la Presidente del Consiglio Comunale Ermelinda Damiano ha fatto accomodare gli ospiti sui banchi del Consiglio e si è intrattenuta in un cordiale incontro. Ultima tappa all’Istituto Barbarigo, ove gli alunni della scuola alberghiera hanno offerto un buffet alla comitiva.
Il seminario è stato organizzato dall’ANVGD e dall’Unione Italiana, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, con l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e con l’assessorato all’Istruzione della Regione Veneto. [LS]