26 ottobre 1954: non solo il ritorno dell’Italia a Trieste

26 ottobre 1954 – 2024: 70 anni del ritorno dell’amministrazione italiana Trieste al termine di un lungo, travagliato e a tratti cruento dopoguerra.

Un anniversario che il Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha inteso celebrare con un ciclo di videoconferenze.

Il primo appuntamento si è svolto con l’Avv. Paolo Sardos Albertini, Presidente della Lega Nazionale di Trieste, sodalizio patriottico fondato nel 1891 per difendere la lingua e la cultura italiana nell’Adriatico orientale ed in Trentino di fronte alle politiche austro-ungariche sempre più avverse alla componete italiana dell’Impero asburgico. Analogo ruolo di difesa dell’italianità è stato svolto dalla Lega Nazionale dopo la fine della Seconda guerra mondiale, allorchè la definizione del confine orientale italiano era in discussione tra le potenze vincitrici del conflitto.

Nella data del 26 ottobre 1954 il Presidente Sardos individua quindi 3 ricorrenze. Innanzitutto una festa nazionale per quella che è stata definita dallo storico e diplomatico Sergio Romano l’ultima pagina del Risorgimento.

Quindi la fine dell’incubo dei triestini che, dopo aver vissuto dal primo maggio al 12 giugno 1945 l’oppressione jugoslava, le deportazioni nei campi di concentramento, una nuova stagione di stragi nelle foibe e l’epurazione politica attuata dall’OZNA, polizia segreta della nascente dittatura comunista di Josip Broz Tito, finalmente vedono i soldati italiani tornare a Trieste: essi rappresentano una protezione più sicura dalle mire titine rispetto alle truppe angloamericane.

C’è, infine, l’altro lato della medaglia: il Memorandum di Londra del 5 ottobre 1954 stabilì la fine dell’amministrazione militare angloamericana nella Zona A del mai costituito Territorio Libero di Trieste con il contestuale arrivo dell’amministrazione civile italiana. Tuttavia la Zona B (ed alcune frazioni del Comune di Muggia) vede finire l’amministrazione militare jugoslava affinchè si instauri l’amministrazione civile di Belgrado: di fatto un altro lembo d’Istria si stacca dall’Italia e viene incorporato dalla Jugoslavia. [LS]

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