Quest’anno, il premio “Paladini delle Memorie”, bandito dalla Delegazione Lombardia dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), dalla Presidenza dell’Osservatorio Metropolitano di Milano e dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione Nazionale delle Voloire, ha celebrato la sua nona edizione, tenutasi presso la Scuola Militare Teulié di Milano la sera di lunedì 11 novembre.
Il premio onora individui che hanno incarnato valori quali l’onestà, il coraggio e l’impegno civile con l’auspicio che la condivisione di queste esperienze possa trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio morale e culturale di inestimabile valore: ricordare le azioni di questi “paladini” dovrebbe ispirare nei giovani un forte senso di responsabilità e di partecipazione alla vita comunitaria. Si dimostra così che ciascuno di noi ha il potere di fare la differenza.
Tra i premiati c’è Anna Maria Crasti, vicepresidente del comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD) con la seguente motivazione:
Vice Presidente di ANVGD, Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato provinciale di Milano, ha dedicato la sua vita e non poco lottato, nel raccontare la storia, le sofferenze, l’Esodo degli esuli istriani – esuli e non profughi come tiene a precisare – e delle vittime delle persecuzioni titine, un dramma che ha vissuto in prima persona. È l’anima e l’organizzatrice di una serie di iniziative che ne mantengono viva la memoria: negli ultimi anni, tra gli altri, nel 2022 i due eventi nell’ambito di Milano è Memoria per raccontare le esperienze umane di Ottavio Missoni e Fulvio Bracco; nel 2023 i convegni sul giornalista fiumano Guido Gerosa e su Nereo Rocco – el paron, triestino; nel 2024, ospitati dal Consiglio Regionale della Lombardia, i convegni sui fratelli Gregori da Parenzo, illustratori per 50 anni di Famiglia Cristiana, e su Giorgio Strehler. Degne di nota le conferenze del giovedì con le quali divulga la storia e le tragiche vicende del confine orientale, anche in chiave di arte e letteratura. Prosegue tuttora instancabile la sua attività nelle scuole, dove incanta i giovani con il suo coraggio e la sua determinazione nel raccontare la verità della tragedia delle foibe, dell’esodo degli italiani autoctoni provenienti dai territori della Venezia Giulia e Dalmazia e di una pagina di storia italiana ed europea che anche grazie a lei non verrà dimenticata.
Fonte: Varese in Luce – 11/11/2024