Andrea Millevoi, figlio del Quartiere Giuliano-dalmata di Roma, riconosciuto vittima del terrorismo

Nato a Roma il 4 febbraio 1972 da Elvio Millevoi (profugo da Fiume) Antonietta D’Amico, Andrea Millevoi fu ammesso al 146° corso AUC Armi Varie ed assegnato alla scuola Truppe Corazzate di Lecce. Nominato Sottotenente di Complemento dell’Arma di Cavalleria ed assegnato all’8° Reggimento Lancieri di Montebello di Roma, partecipò dal 17 ottobre al 25 novembre 1992  all’operazione “Vespri Siciliani”. Il 26 giugno 1993 partì per la Missione di Pace voluta dall’ONU nel Contingente Italiano “ITALFOR IBIS 2”. A Mogadiscio il 2 luglio 1993 cadde in combattimento, venendo immediatamente decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria con la seguente motivazione:

“Comandante di plotone blindo pesanti “CENTAURO”, inquadrato nel contingente italiano inviato in Somalia nell’ambito dell’operazione umanitaria voluta dalle Nazioni Unite, partecipava con il 183° rgt. par. “NEMBO” al rastrellamento di un quartiere di Mogadiscio. Nel corso dei successivi combattimenti, proditoriamente provocati da miliziani somali, con perizia ed intelligenza concorreva, con le forze alle sue dipendenze, allo sganciamento di alcuni carri rimasti intrappolati nell’abitato.
Dopo avere scortato un mezzo adibito allo sgombero di alcuni militari feriti, si riportava nella zona del  combattimento e, incurante dell’incessante fuoco nemico, coordinava l’azione dei propri uomini e contrastava personalmente, con l’armamento leggero di bordo, l’attacco nemico.
Per conferire più efficacia alla sua azione di fuoco, si sporgeva con l’intero busto fuori dal mezzo esponendosi al tiro di un cecchino che lo colpiva mortalmente.
Cadeva con le armi in pugno, offrendo un chiarissimo esempio di coraggio, determinazione, assoluto sprezzo del pericolo ed elevatissimo senso del dovere sublimato dal supremo sacrificio”

Andrea Millevoi ricordato all’Archivio Museo Storico di Fiume al Quartiere Giuliano-Dalmata

Il cecchino che pose fine alla giovane vita di Millevoi, sincero patriota e orgoglioso delle sue origini fiumane, è stato riconosciuto come appartenente a milizie legate alla rete terroristica di Al Qaida pertanto altri militari italiani rimasti uccisi o feriti durante quel combattimento hanno inoltre ottenuto l’onorificenza di “Vittima del terrorismo”, istituita dal Ministero dell’Interno, assegnata dalle Prefetture e rappresentata da «una medaglia in oro, in favore dei cittadini italiani colpiti dalla eversione armata per le loro idee e per il loro impegno morale».

«Si tratta di una ulteriore medaglia che viene assegnata in seguito a richiesta dell’interessato o dei suoi congiunti – ci spiega Elvio Millevoi – e noi l’abbiamo scoperto partecipando a cerimonie in cui c’erano parenti di suoi commilitoni coinvolti in quella battaglia e che avevano recentemente ricevuto tale onorificenza. Nel 2017 abbiamo quindi presentato la richiesta, allegando documenti e certificati, e finalmente l’iter burocratico è andata a buon fine»

Lo scorso 13 novembre il Prefetto di Roma Lamberto Giannini ha finalmente conferito nei propri uffici a Palazzo Valentini l’onorificenza di Vittima del Terrorismo, che si aggiunge alla Medaglia d’oro, alla memoria di Andrea ai suoi genitori. [LS]

 

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