Si consolida la tradizione della visita al Quartiere Giuliano-Dalmata in occasione del viaggio di istruzione che i maturandi delle Scuole Medie Superiori Italiane in Istria e a Fiume compiono a Roma grazie al contributo dell’Università Popolare di Trieste. È stata in particolare la Presidente del Comitato provinciale romano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Donatella Schürzel ad insistere per effettuare questa tappa nell’itinerario dei nostri giovani connazionali: «Da docente ho sviluppato tanti progetti di scambio culturale tra licei romani e istituti in cui studiano le nuove generazioni della comunità italiana autoctona nell’Adriatico orientale e ritengo la visita a questo spicchio di italianità adriatica trapiantata a Roma un’esperienza formativa non solo dal punto di vista culturale, ma anche identitario»
La scorsa settimana sono giunti i maturandi delle SMSI di Buie, Rovigno e Pola: in particolare per i polesani è stato suggestivo trovare qui la colonna sormontata dalla lupa bronzea con Romolo e Remo che la Città di Roma donò alla città di Pola per celebrare la sua annessione al Regno d’Italia e che poi seguì la stragrande maggioranza dei polesani in esilio. Durante tale viaggio di “ritorno” il basamento riportò una lesione che è stata mantenuta a simboleggiare la scissione che l’Esodo rappresentò per la storia dell’italianità adriatica.
Visitare tale monumento rientra nel percorso di Museo diffuso che il coordinamento delle associazioni storiche del Quartiere Giuliano-Dalmata ed il Municipio IX Roma Capitale stanno sviluppando con appositi cartelli e QR Code.
Ne fanno parte anche la Chiesa di San Marco Evangelista in Agro Laurentino, la cui vela è sormontata da un leone marciano e che accoglie raffigurazioni dei patroni delle località di origine della comunità esule, il mosaico dell’Esodo di Amedeo Colella, le Pietre del Ricordo che disegnano sul pavimento di Piazza Giuliani e Dalmati la sagoma dell’Istria e del Carnaro e recano i cognomi delle famiglie giunte al Villaggio giuliano-dalmata di Roma, e l’Archivio Museo Storico di Fiume.
Quest’ultimo è la sede della Società di Studi Fiumani ed il suo percorso espositivo affronta non solo la storia del capoluogo del Carnaro, ma anche le vicende delle foibe e dell’esodo.
Su tale itinerario si sono mossi questa settimana anche gli studenti dell’ultimo anno delle SMSI di Fiume, Capodistria, Isola e Pirano, accompagnati dalla professoressa Schürzel, dal vicepresidente dell’ANVGD Roma Giorgio Marsan e dal responsabile della comunicazione dell’ANVGD Lorenzo Salimbeni, mentre la settimana precedente c’erano stati anche Andrea Vazzoler (consigliere ANVGD Roma) e al Museo fiumano il direttore Marino Micich ad accogliere gli studenti.
«Abbiamo riscontrato soprattutto in alcune classi una grande attenzione ed in particolare una partecipazione emotiva profonda quando abbiamo proiettato il cinegiornale d’epoca sull’esodo da Pola – racconta Donatella Schürzel – Per questi ragazzi è un’esperienza unica scoprire che nella città eterna ci sono persone che parlano il loro stesso dialetto, cucinano i loro stessi piatti tipici e seguono le antiche tradizioni istriane, ascoltano quindi con curiosità le nostre spiegazioni su come ciò sia stato possibile e su come oggi stiamo lavorando per ricomporre l’unità culturale e identitaria dei giuliano-dalmati esuli ed autoctoni» [LS]
Il servizio di TeleCapodistria [23/11/2024]:
https://www.rtvslo.si/rtv365/arhiv/175088979?s=tv_ita