La consueta intervista del sabato sulle colonne di La Voce del Popolo a rappresentanti della diaspora adriatica da parte di Rosanna Turcinovich Giuricin è stata dedicata a Silvio Delbello. Nato in una frazione di Umago, a lungo presidente dell’Unione degli Istriani-Libera provincia dell’Istria in Esilio, è un uomo chiave della storia dell’associazionismo giuliano-dalmata. In tanti anni di impegno diretto ha esplorato tutte le possibilità di mantenimento di una realtà, di crescita di una comunità, ma anche di un ritorno possibile nelle terre d’origine. A 70 anni dalla fondazione dell’associazione che l’ha visto presidente per ben 15 anni, quali le sue valutazioni?
«Con l’avvento a Umago in tempi recenti di amministratori aperti e disponibili si riesce finalmente a realizzare iniziative che mirano alla conservazione delle tradizioni storiche, degli usi e costumi della nostra gente. Le differenze fra esuli e rimasti non possono essere cancellate, perché le due realtà hanno avuto percorsi diversi. Ciò non toglie che ci sia un minimo comune denominatore su cui lavorare insieme. Su questo delicato argomento, la Famiglia Umaghese ha interpellato l’intelligenza artificiale e le risposte di ChatGPT sono davvero interessanti e condivisibili: per brevità riporto di seguito la Conclusione di ChatGPT: “Il futuro dei rapporti tra gli esuli istriani e i loro discendenti e le comunità italiane in Istria dipenderà dalla volontà di entrambe le parti di impegnarsi in un dialogo costruttivo e di lavorare assieme per valorizzare il patrimonio culturale e storico condiviso. Con il sostegno delle istituzioni locali, nazionali ed europee, attraverso iniziative mirate, è possibile costruire un rapporto basato sulla comprensione reciproca, la cooperazione e il rispetto”. Il testo integrale della risposta di ChatGPT è riportato su Umago Viva, l’houseorgan della Famiglia umaghese attualmente in stampa» ha tra l’altro dichiarato Delbello.
L’intervista completa può essere letta sul sito del quotidiano fiumano:
https://lavoce.hr/esuli-e-rimasti-la-voce-del-popolo/silvio-delbello-lesodo-e-stato-vissuto-come-un-atto-privato-da-ognuno-di-noi