Il 5 dicembre 2024 si è tenuto presso l’auditorium dell’IC Ottone Rosai a Firenze il secondo appuntamento del Progetto “Esodo: radici storiche, memoria e futuro”. La conferenza “Frontiera Adriatica. Foibe ed Esodo”, sessione dedicata questa volta al secondo ciclo delle scuole secondarie, si è aperta con i saluti istituzionali della Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Prof.ssa Silvia Alessandra Sangiovanni e della Prof.ssa Daniela Velli, Consigliere Nazionale e presidente del Comitato provinciale di Firenze dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. Quest’ultima ha avviato i lavori leggendo un estratto del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella pronunciato in Quirinale lo scorso 9 febbraio, in occasione della Celebrazione Solenne del Giorno del Ricordo 2024.
Le foibe e l’esodo hanno rappresentato un trauma doloroso per la nascente Repubblica che si trovava ad affrontare la gravosa eredità di un Paese uscito sconfitto dalla guerra.
Quelle vicende costituiscono una tragedia, che non può essere dimenticata. Non si cancellano pagine di storia, tragiche e duramente sofferte. I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione.
Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori. All’Europa, e al suo modello di democrazia e di sviluppo avanzati, guardano milioni di persone nel mondo. L’unità dei suoi popoli è la sua forza e la sua ricchezza. Il buon senso e l’insegnamento della storia chiedono di non disperderla ma, al contrario, di potenziarla, nell’interesse delle nazioni europee e del futuro dei nostri giovani.
Gli studenti presenti, circa 200, giunti dalle diverse province della regione Toscana, sono stati accolti dalle note di “La storia siamo Noi” di Eugenio Fossati. In sala molti esuli del Comitato provinciale ANVGD di Firenze e il Presidente del Comitato ANVGD di Livorno, Roberto Cervino.
Grata della loro presenza, la professoressa Velli, prima di dare inizio alla conferenza, ha sottolineato il valore di questo progetto, frutto di un protocollo di intesa ANVGD – USR per la Toscana, ma anche del costante impegno di docenti che in maniera coesa e attiva lavorano costantemente e in maniera sinergica per disseminare la Storia della Frontiera Adriatica tra i banchi di scuola, grazie al supporto e alle opportunità di formazione e aggiornamento proposte dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il professore Gianni Oliva ha iniziato la sua conferenza condividendo con gli studenti le definizioni delle parole “Foibe ed Esodo”, “Profugo, Migrante ed Esule” , “Confine e Frontiera” portando inoltre gli studenti ad una riflessione su quanto sta succedendo oggi in Ucraina, il cui nome deriva da “Kraina” che significa appunto confine. Il professor Oliva ha di seguito inquadrato dal punto di vista storico la complessa vicenda della Frontiera Adriatica: a partire dal Trattato di Campoformido (1797) ha offerto significativi spunti di approfondimento lungo una linea del tempo, dall’Unità d’Italia alla fine della Seconda Guerra Mondiale, mettendo in luce passaggi importanti dal punto di vista storico e politico, nazionale e internazionale. Si è poi soffermato sul periodo delle Foibe, i 40 giorni di terrore e la linea Morgan, la paura e la conseguente necessità della popolazione italiana di prendere la via dell’Esodo, per rimanere italiani. E allora, la partenza di 350.000 istriani, fiumani e dalmati, il loro arrivo nella penisola e l’accoglienza nei 109 Centri di Raccolta Profughi sparsi per tutta Italia; in ex caserme dismesse, in ex campi di concentramento, in ex scuole diroccate, ponendo l’accento sulle difficili e drammatiche condizioni in cui gli esuli hanno dovuto vivere per anni. Il professore ha portato l’esempio della Caserma Passalacqua di Tortona, in provincia di Alessandria e dei CRP presenti in Toscana, quali l’ex Convento di Sant’Orsola, Laterina, Massa Marina e Carrara Marina.
E poi i silenzi: «…per molti anni non si è parlato di tutto questo. l’Italia aveva perso la guerra ma nella versione ufficiale si è raccontata una Storia che non ricordava la sconfitta; ci si limitava a celebrare il 25 aprile, “la liberazione”. E gli esuli erano la prova provata della sconfitta dell’Italia nella guerra».
La visione del video Magazzino 18 ha chiuso la prima sessione della conferenza, cui è seguita la toccante testimonianza di Claudio Bronzin, esule da Pola classe 1935 e testimone della strage di Vergarolla. Bronzin ha fornito una ricostruzione coinvolgente e precisa, cruda e documentata: ricordi di quel 18 agosto 1946 trascorso spensieratamente su una spiaggia da famiglie di polesani con tantissimi bambini finito in tragedia, con oltre 100 morti, solamente 64 dei quali identificati. È stata emotivamente significativa anche la testimonianza di come un loro coetaneo abbia dovuto abbandonare la propria città, abitudini, amicizie e parentele per affrontare la vita del profugo e le difficoltà per un bambino di inserirsi in un nuovo contesto sociale e scolastico provenendo da una città la cui sorte era rimasta sospesa fra Italia e Jugoslavia e ove la scuola aveva funzionato in maniera alquanto approssimativa. Tantissime e pertinenti le domande degli studenti.
A conclusione della conferenza la professoressa Daniela Velli, in qualità di docente esperta che collabora e interviene attivamente con le iniziative del Tavolo di Lavoro Ministero dell’Istruzione e del Merito – Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, ha evidenziato l’importanza delle Linee Guida per la Didattica della Frontiera Adriatica quale strumento pedagogico e didattico per affrontare con rigore ed equilibrio le complesse vicende che hanno coinvolto queste terre e le loro genti. Ha quindi illustrato il tema del Concorso Regionale “Testimoni del Ricordo”, parte integrante del Progetto didattico “Esodo: radici storiche, memoria e futuro” fornendo ai docenti e agli studenti spunti di approfondimento e strumenti didattici per affrontare il percorso proposto nell’ottica dell’interdisciplinarità.
Come alle scuole del I ciclo, sono state infine donate a docenti e studenti alcune pubblicazioni realizzate dall’ANVGD: per ogni studente la Dispensa Istria Fiume e Dalmazia. Cenni storici di Guido Rumici; per ogni scuola partecipante un pacchettino per ogni gruppo di studenti contenente i fumetti didattici Una vita per Pola – Storia di una famiglia istriana di Stefano Zecchi, Foiba Rossa – Norma Cossetto storia di un’italiana di Emanuele Merlino e Beniamino Delvecchio e Nino Benvenuti – Il mio esodo dall’Istria di Nino Benvenuti e Mauro Grimaldi. Bronzin è stato fra l’altro l’anima del libro In tempo di pace, scritto a quattro mani da Beatrice Raveggi e Daniela Velli per raccontare in maniera mirata per gli studenti la sua vita di esule e la testimonianza di Vergarolla: edito da La Nave dei sogni, in questa occasione è stato donato dall’ANVGD ai docenti e dirigenti partecipanti al progetto didattico.
Prossimo appuntamento giovedì 6 marzo 2025 dalle ore 10:00 alle 12:30 ancora presso l’auditorium Ottone Rosai a Firenze per la conferenza “Le assonanze, specchio d’identità” dedicata alle scuole superiori di II grado con relatori l’Architetto Massimiliano Tita, il Direttore dell’Ecomuseo Egea di Fertilia, Mauro Manca, e Marisa Brugna, autrice del libro Memoria Negata (Condaghes, Cagliari 2015), che nel 1947 abbandonò il paese natio in Istria, Orsera, e da esule fu costretta a vivere nel Centro Raccolta Profughi di Marina di Carrara per oltre un decennio.
Un particolare ringraziamento a Maria Claudia Valdini, a Edda e Graziella Declich per l’aiuto e il supporto fattivo; a Eleonora Dolce, Federico Lauria e Siria Soldanoa, studenti della classe 5E del Liceo Artistico Policarpo Petrocchi di Pistoia, impegnati come fotografi grazie alla disponibilità della loro docente, la Prof.ssa Beatrice Margiacchi.
Conclusa la fase seminariale inizierà, previo contatto, l’attività di ricerca-azione che coinvolgerà tutti i comitati ANVGD della Regione Toscana. L’associazione è a disposizione per l’attività di ricerca- azione in aula, prendendo appuntamento al indirizzo di posta elettronica anvgdfirenze@gmail.com, e per fornire materiale, aiutare nella ricerca, creare contatti con i testimoni, offrire suggerimenti di approccio e per il coinvolgimento del consiglio di classe in ottica multidisciplinare ed in funzione dell’indirizzo di studio.