Si è conclusa la travagliata vicenda dei militari della Repubblica Sociale Italiana fucilati dai partigiani comunisti jugoslavi a fine aprile 1945 e frettolosamente sepolti in una fossa comune a Ossero, nell’isola quarnerina di Cherso. Gran parte di questi caduti apparteneva alla compagnia Adriatica della divisione Decima, il cui comandante Junio Valerio Borghese aveva dislocato numerosi reparti nelle province del confine orientale italiano con la funzione di fronteggiare le forze titine che incombevano su Fiume e la Venezia Giulia dopo la prima ondata di stragi delle foibe avvenuta in seguito all’armistizio dell’8 settembre 1943.
Assieme ai 20 marò del presidio di Neresine uccisi dopo essersi arresi (in spregio quindi alle leggi di guerra) condivisero tale sorte pure 6 appartenenti alla compagnia Tramontana della Milizia Difesa Territoriale, organizzazione militare su base volontaria equivalente alla Guardia Nazionale Repubblicana presente nel resto della Rsi, ma la cui costituzione era stata ostacolata dalle autorità tedesche nella Zona di Operazioni Litorale Adriatico.
La pagina Facebook “I marò di Ossero” riporta questo elenco di vittime:
Compagnia Adriatica della Divisione Decima:
- BANFI EZIO classe 1924 di Milano
- BEDENDO SERGIO classe 1924 di Badia Polesine
- BERTI ERMANNO nessun riferimento
- BIFFI EMILIO classe 1922 di Pescarenico
- BROGGI ETTORE classe 1924 di Solbiate Comasco
- CIVOLANI GINO classe 1925 di Conselice
- COPPI ERMANNO classe 1925 di La Lima
- DE MURO FRANCESCO classe 1924 di Posada
- FANTECHI DINO classe 1906 di Firenze
- FERRINI RINO nessun rierimento
- GESSI MARINO classe 1924 di S. Angelo in Lizzola
- LAURO GIUSEPPE classe 1924 di Cattolica
- LUSIO SALVATORE nessun riferimento
- MANGOLINI GIUSEPPE PINO classe 1914 di Jolanda di Savoia
- MEDRI LUCIANO classe 1927 di Cattolica
- PETRUCCI ALEANDRO classe 1924 di La Lima
- RICOTTA GIUSEPPE classe 1925 di Genova
- SERSANTI IGINIO classe 1921 di Gabicce
- SEU MARIO nessun riferimento
- VENTURI FABIO classe 1924 di Longiano
Compagnia Tramontana della Milizia Difesa Territoriale:
- BEVIN DOMENICO classe 1923 di Belei di Cherso
- DECLICH FRANCESCO classe 1923 di Spalato
- MENNITI FRANCESCO nessun riferimento
- PASSUELLO ANGELO classe 1925 di Milano
- POLI ANTONIO di Cherso
- SCRIVANICH FRANCESCO di Cherso
Grazie alle ricerche dell’esule Federico Scopinich ed all’interessamento di Marino Micich (Società di Studi Fiumani) in qualità di membro della Commissione vittime per le onorificenze ai congiunti degli infoibati designato da FederEsuli, nella primavera 2019 i resti di questi caduti vennero finalmente riesumati grazie ad una collaborazione tra Onorcaduti ed il corrispettivo ente croato e con l’interessamento del Consolato Generale d’Italia a Fiume. Le spoglie vennero traslate in Italia e sepolte a Bari nel Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare senza che fosse possibile attribuire un’identità ai mucchietti di ossa che erano stati raccolti.
Il settimanale Panorama, su impulso del giornalista triestino Fausto Biloslavo, promosse allora una raccolta fondi per finanziare le costose operazioni di identificazione attraverso l’esame del DNA, al fine di comparare il materiale genetico dei caduti con quello dei parenti, riuscendo finalmente a identificare le vittime grazie al lavoro in laboratorio svolto dagli anatomo-patologi dell’ateneo di Bari e da un’equipe afferente all’Istituto di medicina legale e con la supervisione dell’Università degli Studi di Trieste.
Venerdì 13 dicembre una cerimonia al Sacrario Militare di Bari ha suggellato la sepoltura dei caduti finalmente identificati. Ampio spazio a tale evento è stato dedicato dalla Gazzetta del Mezzogiorno:
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/bari/1607662/adesso-possono-riposare-in-pace-dopo-80-anni-ricomposti-i-resti-di-27-militari-italiani-trucidati-dai-partigiani-di-tito.html
A cura di Lorenzo Salimbeni