Bilancio di fine anno del Presidente di FederEsuli Codarin

Come piacevole consuetudine, il numero di dicembre de L’Arena di Pola (mensile dell’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio) ha accolto sulle sue colonne un bilancio di fine anno del Presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati di cui l’ANVGD fa parte. Pubblichiamo di seguito l’intervento del Cav. Renzo Codarin.

Un saluto augurale di fine anno

Si sta concludendo un 2024 che per le componenti della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati è stato intenso, impegnativo e soddisfacente. FederEsuli ha provveduto ad un fisiologico cambio di Presidenza, ma è per noi un onore avere il past president Giuseppe de Vergottini ancora operativo come Presidente Onorario. La sua competenza e la sua autorevolezza sono importanti nella gestione di alcuni dossier da lui avviati e non ancora completati, sia nei rapporti con alcune istituzioni dello Stato, sia in sinergia con l’Unione Italiana. Nell’anno in cui ricorreva il ventennale dalla promulgazione della Legge 92/2004 istitutiva del Giorno del Ricordo, le celebrazioni del 10 Febbraio hanno fatto ulteriori passi avanti agli occhi dell’opinione pubblica italiana, ancora una volta grazie al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha fatto svolgere la cerimonia istituzionale nella prestigiosa sede del Quirinale, esprimendo poi nella sua orazione sensibilità e attenzione nei confronti del nostro mondo. È sul versante scolastico che registriamo poi ulteriori passi avanti e soddisfazioni, grazie alla sempre più proficua collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito e con la professoressa Caterina Spezzano in particolare. La Scuola Estiva per docenti con una nuova formula maggiormente attenta alla didattica, il Seminario nazionale di formazione che è coinciso con le celebrazioni per i 70 anni del ritorno dell’Italia a Trieste, i Seminari regionali ed il Concorso 10 Febbraio hanno ampliato i propri livelli di qualità e di interesse. Gli emendamenti apportati alla Legge 92/2004 hanno inoltre consentito proprio adesso a fine anno di erogare un sostanzioso finanziamento a supporto dei Viaggi del Ricordo proposti dalle scuole e dai docenti che in questi ultimi anni hanno maggiormente dimostrato la propria attenzione verso la storia della frontiera adriatica, dando peraltro vita alla Rete delle Scuole del Ricordo. Non mi stancherò mai di ripetere quanto l’insegnamento corretto della nostra vicenda, delle foibe e dell’esodo sia un riconoscimento postumo ma importantissimo per gli esuli della prima generazione che se ne sono andati vedendo la propria storia mistificata o dimenticata. In tal senso la convenzione firmata con l’Istituto Vittoriano e Palazzo Venezia per realizzare una mostra temporanea al Vittoriano appunto dedicata all’Esodo giuliano-dalmata in continuità con i contenuti del Museo del Risorgimento rappresenta un’occasione di visibilità e di conoscenza davvero eccezionale in attesa che si concretizzi il Museo nazionale del Ricordo, la cui costituzione è stata approvata in maniera bipartisan dal Parlamento. Anche questo è un segno di maturazione della nostra classe dirigente e del suo elettorato rispetto al 2004, allorchè non mancarono voti contrari o di astensione nei confronti dell’introduzione nel calendario civile italiano del 10 Febbraio. Muovono i primi passi i provvedimenti relativi allo studio ed all’approfondimento delle tematiche collegate al Giorno del Ricordo pure in ambito universitario e come Presidente nazionale ANVGD sono anche soddisfatto del protocollo sottoscritto con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana per organizzare seminari, concorso scolastico e Viaggio del Ricordo. Presso la Segreteria della Presidenza del Consiglio dei Ministri prosegue il suo operato il Comitato di coordinamento per le celebrazioni del Giorno del Ricordo, ma desideriamo che il Governo nel 2025 riunisca finalmente il tavolo tecnico attorno al quale potremo affrontare con i ministeri competenti le questioni ancora aperte che riguardano il popolo della diaspora giuliano-dalmata. Il 2025 sarà l’anno di Gorizia Capitale Europea della Cultura insieme a Nova Gorica e saremo presenti a fianco dell’amico Rodolfo Ziberna sindaco del capoluogo isontino per raccontare anche in questa splendida cornice la storia dell’italianità adriatica. Il messaggio di superamento dei confini che GO!2025 rappresenta è stato peraltro fatto pienamente nostro nella meravigliosa manifestazione che abbiamo svolto a Fertilia lo scorso settembre. In tale occasione FederEsuli e Unione Italiana hanno ribadito la loro sinergia coerentemente con il protocollo sottoscritto a Zagabria nel 2021 e colto “lo spirito di Fertilia” improntato alla collaborazione, al superamento delle diffidenze e dei retaggi ideologici, alla prospettiva futura ed alla riscoperta e valorizzazione dell’identità italiana giunta a maturazione sulla costa orientale dell’Adriatico nel corso dei secoli ed oggi parimenti ed in maniera complementare rappresentata dalle associazioni della diaspora e dalle istituzioni della comunità italiana autoctona. Il progetto congiunto di mappatura, ricognizione e segnalazione delle foibe e delle sepolture sparse tra Italia, Slovenia e Croazia procede, altre progettualità sono in cantiere e dimostreranno la vivacità e la capacità operativa del nostro microcosmo. Renzo Codarin Presidente FederEsuli Fonte: L’Arena di Pola – dicembre 2024
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