Nevia Gregorovich, artista ed esule istriana con l’Adriatico nel cuore

L’improvvisa scomparsa di Nevia Gregorovich, straordinaria interprete della plurimillenaria civiltà parentina, ci ha lasciato tutti basiti. Nata a Parenzo nel 1947 ed arrivata esule con la famiglia a Monza nel 1956 nel campo profughi, era un’artista poliedrica particolarmente dotata, sia nel campo musicale che in quello delle arti figurative.

La grande tradizione artistica di Parenzo, che persino nel, per noi tristissimo, Secolo Breve, ha generato e formato artisti di grande livello, quali l’architetto Giuseppe Pagano e pittori come Mario Gasperini e i fratelli Gregori, poeti e scrittori come Lina Galli è stata onorata da Nevia Gregorovich in tantissime occasioni.

Molti i concerti, quali quelli memorabili con Luigi Donorà e Francesco Squarcia e numerose le mostre dei suoi dipinti e fotografie, tutte occasioni per omaggiare e far conoscere la nostra patria perduta.

Nevia è stata anche presidente della Famiglia Parentina, l’associazione degli esuli da Parenzo, e non ha mai tralasciato un’occasione propizia per metter a frutto gli straordinari talenti di cui era dotata. Sempre disponibile a mantenere stretti e proficui i legami con i parentini e gli istriani residenti, ha contribuito a mantenere viva la grande storia della sua città, che ancora s’irradia e illumina chiunque desideri conoscerla.

La vogliamo ricordare così com’era, solare, sorridente e bellissima, nonostante i colpi dell’avversa fortuna.  Ci uniamo alle preghiere della famiglia, certi che il tuo esempio, cara Nevia, ci servirà da guida.

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