Riceviamo dal Presidente dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e con piacere pubblichiamo.
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80 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di sterminio di Auschwitz.
Nel Giorno della Memoria, l’Unione Italiana, l’organizzazione unitaria degli Italiani di Croazia e di Slovenia, ricorda le vittime dell’Olocausto per riaffermare i valori dell’amicizia e della pace, del rispetto reciproco e della collaborazione, dell’accoglienza e della solidarietà, della libertà e della democrazia. Perché non vi siano mia più deportazioni, genocidi, esodi, forni crematori e campi di sterminio, foibe e uccisioni di massa. Mai più antisemitismo, razzismo, intolleranza, discriminazione, sciovinismo, nazionalismo.
Studiare e conoscere la storia, gli orrori e le violenze che hanno profondamente ferito il Secolo scorso e che continuano ancora oggi a insanguinare l’Europa, l’Asia, il Vicino Oriente e il mondo intero, guidi tutti alla consapevolezza delle proprie azioni affinché non abbiano più a ripetersi, senza distinzione alcuna di fede, confessione religiosa, cultura, razza, nazionalità, lingua, identità di genere. Ognuno di noi, quotidianamente, può fermare l’odio e costruire la pace.
Scrive Liliana Segre: “I giusti possono essere delle persone semplici, umili, non eroi declamati. Sono coloro che hanno fatto la scelta di uscire dalla massa degli indifferenti. La parola indifferenza ha colpito allora e colpisce anche oggi, perché è molto più facile essere indifferenti e girarsi dall’altra parte, dire “questo non mi riguarda”. I giusti sono un dono che ha ricevuto l’umanità intera.”
Noi, che quegli orrori abbiamo conosciuto da vicino segnando nel profondo la nostra esistenza, non rimaniamo indifferenti, costruiamo pace e fraternità.
Maurizio Tremul
Presidente dell’Unione Italiana
Fonte: Maurizio Tremul – 27/01/2025