È stata inaugurata venerdì 7 febbraio nella Sala degli Arazzi di Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, la mostra fotografica “Tu lascerai ogni cosa diletta più caramente. L’esilio dei Giuliano-Dalmati alla fine del secondo Conflitto Mondiale” alla presenza dell’On. Andrea Mascaretti, della Presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, del Presidente del Comitato provinciale di Milano dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Claudio Giraldi e di Anna Maria Crasti in rappresentanza della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati. L’allestimento a cura di Alessandro Scardino e dell’architetto Massimiliano Tita è stato infatti compiuto su iniziativa dell’ANVGD Milano in collaborazione con FederEsuli. La prestigiosa sede espositiva è stata ottenuta anche stavolta grazie ad una mozione presentata da Mascaretti, il quale è stato consigliere comunale di Milano ed aveva promosso la mostra anche negli anni scorsi.
Tale excursus sulla storia del confine orientale italiano, dalle vicende risorgimentali all’Esodo passando per le stragi delle foibe e di Vergarolla e celebrando anche gli esuli illustri, ha riscosso negli allestimenti del 2023 e 2024 un crescente interesse da parte dei milanesi, che potranno visitare gratuitamente la mostra il 7, 8 e 10 febbraio. Questo significativo appuntamento ormai ricorrente, ma arricchito ogni anno da una conferenza diversa ed originale, ha ottenuto quest’anno il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Lunedì 10 Febbraio, in occasione del Giorno del Ricordo, le cerimonie istituzionali inizieranno alle ore 9:30 con la deposizione di corone al monumento in ricordo dei martiri delle foibe e degli esuli giuliano-dalmati in Piazza della Repubblica.
Alle ore 11:00 nella Sala Alessi di Palazzo Marino le autorità cittadine incontreranno le associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati e poi l’attrice Valentina Verre leggerà alcuni brani tratti dalla nuova edizione del libro “Nata in Istria” di Anna Maria Mori, giornalista e scrittrice esule da Pola, e alcuni sonetti tratti da “Cura” del polesano Mauro Sambi.
Proseguiranno quindi le visite alla mostra, peraltro realizzata nell’ambito delle iniziative di Milano è Memoria.