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06 mar – Regione FVG risponde: cento foibe sono discariche

L'Assessore all'Ambiente della Regione Friuli Venezia Giulia, Elio De Anna, ha risposto all'interpellanza presentata dal Consigliere regionale Edoardo Sasco, inerenti l'utilizzo delle foibe come discariche. Questo il testo completo della risposta.

"L’interpellanza riguarda gli articoli apparsi sui giornali locali dopo la pubblicazione di quello, nel gennaio 2010, sul National Geographic Italia, riguardante la presenza di grotte inquinate nel Carso triestino.

La Provincia di Trieste aveva messo in evidenza la problematica nel 2002 a seguito di un esposto di un’Associazione ambientalista, per la presenza di discariche abusive nel sottosuolo del Carso triestino, ricordando l’esistenza di un centinaio di cavità interessate ad abbandoni di rifiuti di vario genere, che risalivano comunque a comportamenti di alcune decine di anni prima. La Provincia sottolineava inoltre la difficoltà nella rimozione dei rifiuti e degli inquinanti presenti, sia per la complessità operativa, sia per la carenza di fondi a disposizione. Si evidenziava anche che, in tempi recenti, il fenomeno era da considerarsi in regresso e senza casi manifesti di inquinamenti delle acque sotterranee.

In seguito alla recente segnalazione sulla rivista scientifica su citata, la Direzione centrale ambiente e lavori pubblici, ha chiesto informazioni ed aggiornamenti ai Comuni della Provincia, all’Amministrazione provinciale, all’Ispettorato dipartimentale foreste di Trieste e Gorizia, all’ARPA ed all’ASS 1 Triestina. Risulta che al momento attuale le predette strutture stanno raccogliendo elementi conoscitivi in proposito.

Si ritiene comunque di dover osservare che il Corpo Forestale Regionale sorveglia sistematicamente il territorio regionale, segnalando alla menzionata Direzione ambiente, i casi di abbandoni rifiuti riscontrati nel corso di tale attività.

Si deve in proposito precisare che, per quanto riguarda l’area carsica, non risultano evidenziati nuovi ritrovamenti in questi ultimi due, tre anni. Ciò conferma quanto prima riportato, circa il fatto che i rifiuti rinvenuti nelle cavità carsiche risalgono ad abbandoni di vecchia data. Questo non significa che il fenomeno non sia da prendere in considerazione.

E’ obbligatorio che lo Stato, oltre la Regione, si muova per riportare la legalità, per tutelare questi luoghi di sofferenza e di testimonianza – memoria di tragici fatti. In analogia ad altri luoghi di eccidi di altre ideologie (Lager) esistono misure di sicurezza atte ad impedire deturpazioni e vandalismi, ma anche di tutela e vigilanza (Forestale) per la salvaguardia di questi reperti per comportamenti od azioni che possano inficiare il significato."

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