ACCOLTE RICHIESTE GOVERNO CONTRO RIGASSIFICATORE DI TRIESTE (ANSA) – LUBIANA, 10 MAR – La Commissione Ambiente del parlamento sloveno ha dato oggi il via libera alla proposta del governo di Lubiana di avviare una procedura contro l'Italia, con la quale si vuole dimostrare alla Commissione europea che la costruzione del rigassificatore vicino a Trieste violerebbe una serie di convenzioni internazionali e alcune direttive europee. Ne dà notizia l'agenzia di stampa Sta. La commissione ha discusso oggi a porte chiuse la documentazione presentata da un gruppo incaricato dal governo di studiare i possibili impatti negativi sull'ambiente nella zona di confine di uno o più rigassificatori che l'Italia intende costruire a Trieste. La presidente dalla commissione Breda Pecan ha riferito alla stampa che il governo ha ottenuto l'appoggio per acquisire tutta la documentazione rilevante per poter avviare una procedura a Bruxelles contro l'Italia. Un mese fa il governo sloveno aveva annunciato l'intenzione di presentare una mozione sul rigassificatore di Trieste davanti alla Corte della Comunità europea. Nel caso Bruxelles non valuti in senso positivo le richieste di Lubiana, la Slovenia potrebbe avviare da sola una procedura contro l'Italia. (ANSA).
Per il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, "la mancanza di collaborazione della Slovenia potrà anche pesare nei rapporti bilaterali". Lo ha detto in serata, interpellato dall'ANSA sul via libera del Parlamento di Lubiana alla proposta del Governo sloveno di aprire una procedura contro l'Italia sul tema del rigassificatore di Trieste. "Gli sloveni vanno avanti (sulla procedura, ndr) – ha detto Dipiazza – ma in effetti vanno indietro. Pochi giorni fa il ministro degli Esteri, Franco Frattini – ha aggiunto il primo cittadino – mi ha assicurato che abbiamo il pieno appoggio dell'Europa, per cui credo più al ministro che al Parlamento sloveno". (ANSA).
