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Avvenire – 260707 – Messe in italiano in Istria

Lettere al Direttore.

"Caro direttore, nei territori ceduti alla ex-Jugoslavia si  celebrano, per la minoranza autoctona, sempre meno messe in italiano,  per giunta in luoghi e orari emarginati. D'estate, nelle località  turistiche, vi sono messe in tedesco, ma i nostri connazionali  vacanzieri non sono considerati. Ora, so che per un credente non  dovrebbe avere importanza la lingua della messa, ma visto che quasi  tutti i sacerdoti ivi presenti conoscono benissimo l'italiano, non dovrebbe essere troppo difficile venire incontro ai numerosi fedeli  italofoni. Forse si potrebbe celebrare qualche messa in latino, novus  ordo, con letture in più lingue. Faccio presente che il sito della diocesi di Trieste è anche in sloveno, mentre non c'è traccia  d'italiano in quello di Parenzo-Pola, anche se si vanta di risalire al  III secolo e in zona vivono ancora i discendenti di quei primi  cristiani. Gli avvisi sacri nelle chiese delle località dove vige il  bilinguismo sono solo in sloveno e croato." Eufemia Budicin

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