raimondovianello

15 apr – Raimondo Vianello, la sua infanzia polesana e dalmata

Se n'è andato in silenzio Raimondo Vianello. Non amava la confusione, preferiva il basso profilo. Era un vero gentleman della televisione, e proprio questa sua eleganza, unita ad un umorismo sottile e mai volgare, lo ha fatto diventare negli anni uno dei più amati personaggi dello spettacolo.

Nato a Roma nel 1922, Vianello trascorre i suoi primi anni prima a Pola e poi in Dalmazia (a Spalato) dove il padre si è trasferito come ammiraglio della Marina Militare. Durante la guerra, aderisce come bersagliere alla Repubblica Sociale Italiana ed è detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano.
Dopo questa esperienza, ha inizio la sua carriera di attore e uomo di spettacolo. Nel 1950 Vianello ha 28 anni, e da allora non si fermerà più.

Dopo diverse apparizioni nel teatro di rivista, si dà al cinema: tra gli anni Cinquanta e Sessanta recita in quasi 80 film. Dal 1954, accanto a Ugo Tognazzi, è il volto del programma televisivo "Un due tre": Vianello e Tognazzi diventano una coppia espolosiva, tanto da scatenare gli agguerriti censori dell'epoca: i loro sketch irriverenti prendono di mira politici e potenti. Nel 1959 la trasmissione viene sospesa per una parodia del presidente Gronchi.

Nel 1958, l'incontro della vita, quello con l'attrice Sandra Mondaini. I due, sposi dal 1962, lavoreranno in coppia per più di 50 anni. Sono complementari, hanno una verve comica incredibile. I loro battibecchi fanno ridere l'Italia del boom economico, che si rivede nell'affettuosa ma sgangherata vita matrimoniale che i due portano in scena. Tra gli storici programmi che conducono insieme, si ricordano i varietà "Sai che ti dico?" nel 1972 e "Tante scuse" dal 1974 al 1976 e i quiz "Sette e mezzo" nel 1980 e "Stasera niente di nuovo" nel 1981.

Con il boom delle tv private, la coppia si trasferisce sulle reti Fininvest. Insieme a Mike Bongiorno, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini sono tra i primi divi della televisione a passare alla corte dell'imprenditore Silvio Berlusconi: nel 1982 e 1983 conducono due stagioni di "Attenti a noi due", dal 1983 al 1986 è la volta di "Zig Zag", nel 1987 il "Sandra e Raimondo Show".
Da solo, Vianello presenta dal 1988 al 1990 "Il gioco dei 9". Poi, dal 1991 al 1999 dà sfogo alla sua grande passione per il calcio conducendo la trasmissione sportiva "Pressing".
Nel 1998 viene richiamato in Rai per presentare il Festival di Sanremo accanto a Eva Herzigova e Veronica Pivetti.

La popolarità tra i più giovani è dovuta soprattutto alla sit-com "Casa Vianello", la più longeva della tv italiana: dal 1988 al 2007, si contano ben 343 episodi registrati in 16 stagioni. Nell'immaginario appartamento dei due coniugi ne succedono di tutti i colori: equivoci, doppi sensi, scappatelle. La scena finale di ogni puntata, con Sandra Mondaini che scalcia sotto le coperte del lettone, è entrata nel nostro immaginario collettivo.

Ciao Raimondo.

 

 

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.