di Fabrizio Graffione
(…) È curioso, quasi bizzarro, che si facciano critiche a un convegno a cui non si è partecipato. Il tema è stato affrontato con obiettività senza spirito di parte. Sappiamo come siano tagliati e cuciti i servizi giornalistici. Comunque i morti sono morti per l'Italia». Nemmeno un passo indietro quindi. Eppure Devoto e Repetto sembrano essere «accerchiati» da molti consiglieri della stessa maggioranza di centrosinistra che non la pensano affatto come gli storici di parte, sia slavi, sia italiani filosinistrorsi, che sono stati scelti per partecipare alla tavola rotonda che poi, in effetti, tanto rotonda non è stata perché mancavano almeno degli storici e dei rappresentanti degli esuli dalmati e istriani.
«È stata una pulizia etnica-politica – dice il capogruppo Pd Gabriele Gronda – quella degli ebrei puramente etnica. Sui numeri mi affido agli storici. È vergognosa ogni strumentalizzazione politica». «Sì, è stata una pulizia etnica – afferma il presidente del consiglio Agostino Barisione – che occorre però collocare in quel determinato contesto storico dove le vendette contro gli italiani sono state fatte anche perché parte del nostro popolo aveva vessato gli slavi per anni». «Si è trattato probabilmente anche di una pulizia etnica – spiega l'assessore Monica Puttini – ma spesso è stato un gravissimo pezzo della nostra storia che è stato strumentalizzato. Non voglio fare polemiche sul convegno organzizato dalla Provincia che si è sempre distinta per la serietà dei suoi progetti culturali». «Sì, c'è stata pulizia etnica – dice l'assessore Piero Fossati – ma bisogna vedere in quale percentuale perché ci sono state anche vendette che niente avevano a che fare con la Resistenza». «Sì, c'è stata pulizia etnica – dice il capogruppo Udc Gioia – quanti morti ci sono stati è compito degli storici accertarlo e non fa comunque differenza». «Sì, c'è stata pulizia etnica – dice persino il consigliere di Rifondazione Pastorino – bisogna però contestualizzare il momento storico e non strumentalizzare quei terribili fatti».
«È stata pulizia etnica e si è trattato anche di vendette – gli fa eco il consigliere di Rifondazione Fraccavento – contro chi aveva occupato le loro terre». «Non posso esprimere opinioni obiettive – spiega il capogruppo dei Verdi Spanò – dico soltanto che i parenti di mia moglie sono dovuti scappare altrimenti avrebbero fatto una brutta fine». «Probabilmente non è stata una pulizia etnica – afferma il consigliere di Sinistra e Libertà Corradi – non si può paragonare quello che è successo nelle regioni ex italiane dell'Istria con l'Olocausto degli ebrei. Mi rifiuto di discutere i termini della questione in quei termini». E di avallare le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Vi fu pulizia etnica».