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Comunicato stampa ANVGD su Mons. Zupan

La voce della verità nella coscienza dei popoli.
Il vescovo di Veglia sull’esodo e le foibe

comunicato stampa

Le parole del vescovo di Veglia, Mons. Zupan, nella cattedrale dell’isola
quarnerina nel giorno dell’Assunta sui crimini del regime di Tito,
dimostrano una volta di più come la voce della verità si fa strada nella
coscienza dei popoli con la sua tragica obiettività.
Se nessuno nega i crimini di Hitler e di Stalin e di altri regimi
comunisti e nazifascismi, come la nostra stessa Italia, è giusto che si
imponga alla meditazione dell’Europa di oggi l’oltre un milione di vittime
del regime titino. Ancora più importanti sono queste parole per
l’autorevolezza del presule – che non ha taciuto i crimini di Ante Pavelic
– e il luogo dove sono state pronunciate: la splendida isola del Quarnaro
dove viveva fino al 1947 una forte minoranza autoctona italiana, anche se
meno numerosa che nelle vicine isole di Cherso e Lussino.
E mons. Zupan infatti non ha dimenticato noi esuli italiani, ricordando le
foibe e la fuga di centinaia di migliaia di istriani, fiumani e dalmati
sotto la spinta della pulizia etnica titina «…fuggivano da queste isole a
remi, spellandosi le mani…» ha dichiarato.
Finalmente anche le testimonianze dei nostri preti costretti all’esilio
perché italiani e sottoposti alle stesse persecuzioni dei confratelli
croati trovano spazio nelle pagine bianche della smemoratezza collettiva.

On. Lucio Toth

Roma, 21 agosto 2007

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