LETTERE
Su Il Piccolo del 7 giugno trovo la notizia «Isola, nella foto taroccata la trattoria diventa gostilna». Un dettaglio, si dirà, ma secondo me significativo, per cui merita una breve riflessione. La vecchia Trattoria Bressan, al centro di Isola, vicino al porto, diventa «Gostilna Ribic»: non la nuova, si badi bene, ma la vecchia storica insegna viene radicalmente modificata e le cartoline d’epoca con questa falsa scritta vengono distribuite dall’Ufficio turistico locale. Anche così si tenta di cambiare la fisionomia storica della cittadina istriana: viene inventato e falsato il passato inserendo e dando rilievo ad una presenza slovena lì del tutto inesistente.
Non è la prima volta che ciò capita e, del resto, abbiamo conosciuto settanta e più anni fa il nazionalismo fascista che sistematicamente «cancellava», e alterava. Ora nel 2010, siamo di nuovo allo stesso punto a riprova dunque che qualcuno proprio non vuole fare morire i nazionalismi in queste terre. Ma per i falsari sarà dura «inventare», in modo così sfacciato, un passato e alterare la realtà: niente nella piccola penisola chiamata Isola d’Istria parlava di una presenza slovena, fino alla fine degli anni Quaranta.
Stelio Spadaro