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Pola, Fiume e Zara torneranno in campo a Roma (CDM 15 lug)

Il tentativo è nobile, i risultati potrebbero fungere da volano a future iniziative di crescita della realtà giuliano-dalmata in Italia e nel mondo. Può lo sport ambire a mete così alte? E’ una giusta sfida il progetto dell’ANVGD intitolato “Triangolare del Ricordo”, presentato questa mattina a Trieste in una conferenza stampa ospitata in Consiglio comunale, alla presenza del Presidente del Consiglio, avv. Sergio Pacor, affiancato da Renzo Codarin, VicePresidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, dal consigliere comunale Manuela Declich e dai relatori del Progetto: Marino Segnan, Fabio Rocchi e per l’ANVGD Giovani, Simone Peri e Pietro Cerlienco.

La manifestazione si pone come fine di far convogliare a Roma le forze calcistiche dei giovani discendenti degli Esuli giuliano-dalmati sparsi in tutta Italia dal 2 al 5 giugno 2011. Un torneo rievocativo delle storiche squadre italiane di Pola, Fiume e Zara scioltesi con la fine della seconda guerra mondiale e la cessione di quei territori alla Jugoslavia che torneranno per la prima volta in campo dopo settant’anni in una sede prestigiosa della capitale.“Nelle fila del Grion Pola, della Fiumana e del Dalmazia anche alcune glorie del calcio italiano per uno spettacolo che si preannuncia del tutto unico nel suo genere” – affermano gli organizzatori.“Sarà un modo anche per ricordare le decine di calciatori professionisti giuliano-dalmati, che hanno militato nella serie A italiana e nella nazionale segnando ben 687 reti”.Ma perché la scelta di queste tre squadre. “Il Gruppo Sportivo Grion Pola, – spiegano – venne fondata nel 1918, il G.S. Grion Pola conobbe l’apice della sua popolarità a partire dall’anno 1932.
Negli anni venti lanciò Antonio Vojak. L’Unione Sportiva Fiumana di Fiume nata nel 1926 in seguito alla fusione di due squadre già esistenti: il Club Sportivo Olympia Fiume e il Club Sportivo Gloria Fiume. Produsse in quegli anni alcuni giocatori di livello nazionale come Rodolfo Volk, Marcello Mihalich, Ezio Loik, Mario Varglien e il fratello Giovanni Varglien. Arrivò a disputare anche un campionato nella Divisione Nazionale (l’allora serie A). La Società Ginnastica Zara, debuttò in serie C nel 1926. Nel 1931 cambiò denominazione in Associazione Calcistica Dalmazia: era l’unica squadra dalmata nei campionati italiani”.

Ma al di là dei meriti sportivi, far riemergere l’orgoglio dei campioni significa indicare ai giovani dei punti fermi ai quali ancorare il senso delle radici e dell’appartenenza. Un concetto scaturito dal dibattito all’interno dell’ANVGD che ha avuto nella Convention di Rimini l’attesa conferma e che si sta ora concretizzando in eventi che intendono dare concretezza alla voglia di futuro di chi è nato nei luoghi dell’esilio delle famiglie ma che mantiene saldo il rapporto con la cultura giuliano-dalmata.

Ecco perché, hanno spiegato gli organizzatori, dopo questo primo esperimento, e se tutto dovesse “marciare” la prossima manifestazione dovrebbe allargarsi alla comunità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia e al resto del mondo, magari con un incontro da svolgersi proprio a Trieste “capitale morale dell’Esodo”. La vicinanza geografica ai luoghi d0’appartenenza poi, farebbe il resto.

Le squadre vestiranno i colori “storici” delle società d’Istria, Fiume e Dalmazia e l’incontro si dovrebbe svolgere all’Olimpico. Le spese saranno sostenute dagli sponsor con gli auspici delle più alte cariche istituzionali e la partecipazione di personalità di spicco del mondo dello sport. Ma dei particolari se ne riparlerà cammin facendo dando spazio alle iniziative che si affiancheranno alla Triangolare.

(rtg su www.arcipelagoadriatico.it)

 

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