TRIESTE Da Fiume a Trieste senza interruzioni. L’Osservatorio per i Balcani della commissione europea ”svela”, in anteprima, la futura mappa delle grandi reti di trasporto. E, a sorpresa, cala sul tavolo un collegamento diretto tra Fiume, Divaccia e Trieste, in grado di mettere in connessione il porto croato con quelli di Capodistria e Trieste, gettando al contempo le basi per una linea Venezia-Trieste-Zagabria. La novità emerge a Bruxelles dove, con il patrocinio dell’eurodeputato Antonio Cancian e il coordinamento dell’Ince, si tiene un summit tra 14 ministeri dei Trasporti del sud-est europeo. Obiettivo principale: la presentazione del Progetto Seetac che, coordinato da Carlo Fortuna, mira a ridisegnare i corridoi decisi dalla conferenza di Helsinki, rivedendo le reti di trasporto tra Italia, Austria, Slovenia e Balcani. «I tracciati stanno per essere rivisti e l’Italia deve fare il massimo sforzo per non ritrovarsi tagliata fuori» afferma Fortuna. E subito dopo, auspicando una fortissima azione di lobbying a Bruxelles, rivela la volontà croata di collegarsi quanto prima con i corridoi Ue non solo verso il nord, ma anche verso est: «Un’apertura politica da non sottovalutare».