Arte, cinema, gastronomia, letteratura, scienza, storia, teatro… Le Giornate della Cultura e della Lingua italiana, che tornano quest’anno per la seconda edizione a ottobre, sono un interessante, per molti aspetti singolare e in ogni caso intrigante campionario del made in Italy, una vetrina che mira a coinvolgere il pubblico più vasto in questa operazione di valorizzazione del patrimonio culturale italiano inteso nella sua accezione più ampia.
Lo scorso anno la risposta all’iniziativa era stata più che positiva, a momenti entusiastica, sia da parte dei fruitori sia da parte dei protagonisti, noti personaggi del mondo della cultura e della scienza italiana. Per questa edizione si è ampliata la rosa degli enti e istituzioni che hanno dato il loro apporto, ma anche le sedi, che oltre a Fiume coinvolgono Pola e Verteneglio.
Ricordiamo che la manifestazione viene promossa dal Consolato generale d’Italia a Fiume e realizzata in sinergia con la locale Municipalità, l’Unione Italiana, l’Ateneo fiumano e quello polese, l’Università Popolare di Trieste, l’EDIT e il quotidiano “La Voce del Popolo”, la Società di Studi Fiumani a Roma, il Museo civico di Fiume, il Museo d’Arte moderna e contemporanea, la Galleria “Kortil”, il Teatro nazionale croato “Ivan de Zajc”, l’Art Cine “Croatia”, il Centro astronomico, la Modiano di Trieste, l’associazione “Lo schermo fra le righe – Rassegna di cinema e letteratura”, la Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Veneto banka, il ristorante/albergo “Kukuriku” e altri (peccato non sia stata coinvolta pure la Comunità degli Italiani di Palazzo Modello).
Il programma si svolgerà dal 9 al 24 ottobre, nell’ambito della XIII Settimana della lingua italiana nel mondo (14 al 24 ottobre), organizzata dal Ministero degli Affari Esteri, dall’Accademia della Crusca, dagli Istituti Italiani di Cultura, dai Consolati, dalle cattedre di Italianistica, dalla Società “Dante Alighieri” e da altre associazioni di italiani, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana.
L’avvio delle Giornate si avrà il 9 ottobre (ore 10) all’Università “Juraj Dobrila” e coinciderà con l’inaugurazione dell’anno accademico 2013/2014 del Dipartimento di Studi in lingua italiana di Pola. In mattinata si terrà l’incontro con Elvio Guagnini, critico letterario e saggista italiano, e il prof. Mario de Luyk, storico e critico cinematografico. Il tema è “Un principe di letteratura: un romanzo e un film su Giuseppe Tomasi di Lampedusa”.
Il giorno seguente (ore 10, Dipartimento di Italianistica, aula 006, Campus di Tersatto) verrà dato il via ufficile al nuovo anno della Facoltà di Filosofia dell’Università di Fiume. Si parlerà pure qui di Tomasi di Lampedusa, con il prof. Guagnini e il regista, sceneggiatore e scrittore palermitano Roberto Andò, autore del film “Il manoscritto del Principe” (1999), incentrato sugli ultimi quattro anni di vita di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (anni in cui scriverà “Il Gattopardo”) e sul rapporto tormentato con il suo allievo Francesco Orlando. La pellicola ha vinto il Nastro d’Argento come migliore produzione, il premio Fellini, il premio Sergio Leone per la regia e la nomination come miglior regista ai David di Donatello. Nel 2012 Andò ha pubblicato “Il trono vuoto”, Premio Campiello opera prima, dal quale ha tratto il film “Viva la libertà”.
Di letteratura si discuterà pure nell’aula consiliare del Palazzo municipale nelle giornate del 14 (con il giornalista e scrittore triestino Paolo Rumiz, per “Scrivere con i piedi. Storie narrabonde”, ore 18), del 15 (presentazione del libro dell’ex ambasciatore croato in Italia, Drago Kraljević, “Un istriano a Roma/Istranin u Rimu”, appena pubblicato dall’EDIT, e dell’opera “I codici della vittoria”, di Pierluigi Grande e Andrea Carnevale, a partire dalle ore 11) e del 16 ottobre (“Il ritorno del dinosauro. Una difesa della cultura”, ore 18, riflessioni sullo stato di salute della cultura e dell’editoria italiana e croata, con il giornalista e scrittore italiano Piero Dorfles e la scrittrice e drammaturga croata Mani Gotovac).
Il 19 del mese si terrà il XIV convegno annuale della Deputazione di Storia Patria della Venezia Giulia, “Intorno a Fiume e l’area alto adriatica. Nuove ricerche storiche” (ore 9.30 – 18, Dipartimento di Italianistica, Aula 006, Campus universitario di Tersatto). Il 16, inoltre, verranno premiati i vincitori del concorso rivolto agli studenti delle scuole medie superiori italiane di Buie, Fiume, Pola, Rovigno (SMSI di Fiume, ore 11.30), che quest’anno si sono cimentati con la stesura di una miniguida della rispettiva città. I premi verranno consegnati da Piero Dorfles.
Sul versante mostre si avranno delle vere e proprie chicche. Aprirà il programma la fotografia, con “Prove di memoria”, di Lia Pasqualino, il 9 ottobre al Piccolo Salone in Corso a Fiume (visitabile fino al 19 ottobre). L’artista, che porta il nome di una più anziana Lia, una bravissima pittrice palermitana (1909 – 1998), è nata pure lei nel capoluogo siciliano, in una nota famiglia di artisti e intellettuali. Dopo essersi diplomata all’Istituto di Patologia del libro di Roma e avere per qualche tempo esercitato la professione di restauratrice della carta, dal 1986 si dedica alla fotografia, alternando il reportage alla foto di scena.
Le altre tre esposizioni hanno una loro valenza particolare per Fiume, sotto la dimensione artistica, storica e culturale. Grazie alla collaborazione con la Società di Studi Fiumani a Roma, al Museo civico di Fiume, dal 10 ottobre (ore 19) al 22 novembre, verrà allestita un’antologica sul fiumano Francesco Drenig. “Connessioni culturali italo-croate a Fiume. 1900-1950”, curata da Ervin Dubrović, riscopre una figura poco conosciuta della cultura fiumana tra le due guerre. Drenig, irredentista, membro della società Giovine Italia, è stato un grande intellettuale, poeta, traduttore e anche fotografo, formatosi nell’atmosfera multiculturale e mitteleuropea di Fiume. Ha intrecciato intensi rapporti letterari italo-slavi, in quanto si è occupato sia della letteratura croata, slovena e romena. Saranno esposti i ritratti che raffigurano Drenig realizzati da Romolo Venucci e da Ladislao de Gauss.
E non è tutto: il Museo civico accoglierà, dal 24 ottobre (ore 19) al 31 gennaio 2013, anche un percorso espositivo incentrato sulle opere dell’architetto Giovanni Rubinich, della cui ricca attività esistono a Fiume numerosi esempi. Uno tra tutti è lo stabile Braun-Birò, al numero 19 di via Verdi, nei pressi dei Mercati cittadini, la cui monumentale facciata è caratterizzata da elementi di stile storicista, ma soprattutto liberty. Autrice dell’esposizione e della monografia è la curatrice Deborah Pustišek.
Alla Galleria “Kortil” invece, dal 15 ottobre (ore 18) al 26 del mese, arriva nel capoluogo quarnerino – o meglio ritorna – la Modiano, l’azienda cartotecnica italiana nota in tutto il mondo, fondata nel 1868 a Trieste da Saul David Modiano, commerciante nativo di Salonicco. La Modiano nel 1904 aprì uno stabilimento a Fiume, nell’ex via Goldoni, dal quale uscirono carte da gioco, carte divinatorie e cartine da sigarette. L’azienda realizzò numerosi cartelloni che accompagnarono il lancio pubblicitario di diversi prodotti, diventando quindi promotrice della cartellonistica italiana. La mostra “Da Trieste a Fiume”, curata da Piero Delbello, proporrà cartelloni pubblicitari originali di fine XIX e inizio XX secolo, firmati da artisti di fama quali Orell, Cambon, Sigon, Tominz, Thummel e altri.
Nel contesto delle Giornate della Cultura e della Lingua italiana a Fiume debutterà la nuova produzione del Dramma Italiano, “Notti romane”, di Franco D’Alessandro, per la regia di Edvin Liverić (17 e 18 ottobre alla Filodrammatica di Fiume e 19 ottobre alla Comunità degli Italiani di Verteneglio). Infine, il 22 ottobre, al Centro astonomico di Santa Croce, appuntamento con il docufilm “Maksimovič. La storia di Bruno Pontecorvo”, di Diego Cenetiempo, sulla vicenda della sparizione nel 1950 del fisico nucleare. Parteciperà pure Giuseppe Mussardo, fisico teorico della Scuola Internazionale di Studi Superiori Avanzati di Trieste, cui si devono l’idea originale e la sceneggiatura.
Ilaria Rocchi
“la Voce del Popolo” 1 ottobre 2013