ANVGD_cover-post-no-img

A giugno il monumento agli Infoibati

Il Parco e il monumento dedicati alle Vittime delle Foibe saranno inaugurati assieme, «entro un mese e mezzo». Quindi, «all’inizio dell’estate», come si è augurato il sindaco di Udine. «Può darsi anche prima», ha incrociato le dita l’assessore Gianna Malisani, che ieri ha portato in giunta una variante al progetto dell’area verde di via Bertaldia.

Il presidente del Comitato di Udine dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Silvio Cattalini, inizialmente per il monumento aveva pensato a una roccia carsica, con sopra delle mani in bronzo protese verso una croce. E, difatti, il blocco ci sarà, «del peso di circa sei tonnellate, alto quasi due metri», come ha spiegato Malisani. Ma Cattalini spiega che «dal monumento abbiamo eliminato la croce e le mani. Non ci sarà la croce sopra la roccia, perché il blocco di cava era già talmente alto di suo che, altrimenti, diventava un campanile! Anche per le mani, c’erano problemi per la fusione. Ma ci saranno due piccole croci negli angoli superiori di una piastra in bronzo posta sopra la pietra».

Il sindaco Honsell ha precisato che la questione «non è stata sollevata da me» e non ha avuto un «avallo politico». E, difatti, Cattalini parla di una scelta «di tipo estetico», perché «altrimenti il monumento avrebbe superato i tre metri. E, parlando, si è arrivati a questa soluzione. La dicitura, poi, rispecchia il testo della legge».

La dedica sulla piastra reciterà: «A perpetuo ricordo delle vittime delle foibe e delle altre tragiche vicende in Istria, Fiume e Dalmazia, durante e dopo la seconda Guerra mondiale. I fratelli esuli in Friuli. Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Udine». Cattalini ringrazia il sindaco, «che ha rispettato la promessa» e si augura che «all’inaugurazione ci siano tutti, di destra e sinistra, uniti in preghiera per onorare quelle vittime».

(fonte Il Gazzettino)

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.