È il prof. Konrad Eisenbichler dell’Università di Toronto, il vincitore 2013 del premio Internazionale Flaiano nella sezione Italianistica. Il prestigioso riconoscimento gli sarà consegnato durante la cerimonia del 14 luglio a Pescara. Nell’apprendere la notizia il professore Eisenbichler si è detto “felice di un riconoscimento che va a coronare anni di studi e ricerche sulla letteratura di genere nel Rinascimento italiano”, che è, in parte, della sua materia d’insegnamento per studenti che stanno frequentando corsi postlaurea e di dottorato.
Di cosa “narra” il libro premiato? Nel XVI secolo l’Italia è percorsa da un momento di fervente vita culturale. Le corti sono i luoghi in cui l’arte e la cultura primeggiano poiché ospitano i nomi più acclamati delle lettere, della musica e delle arti. Ciò che spesso viene dimenticato, dovuto in parte alla trascuratezza delle fonti del passato, è che la poesia del ‘500 non fu solo frutto di mani maschili. Vi furono anche donne dell’alta società italiana che contribuirono in maniera cospicua alla nostra tradizione letteraria. Konrad Eisenbichler nel suo saggio ” The sword and the pen ” mette in risalto alcune di queste donne “dimenticate ” della letteratura italiana. Sono prese in considerazione tre figure femminili della nobiltà senese: Aurelia Petrucci, Laudomia Forteguerri e Virginia Martini Salvi. L’autore ne risalta le caratteristiche fuori dal comune ed i loro scritti, che testimoniano un coinvolgimento nella vita politica senese sicuramente non coincidente con quello di molte altre donne, forse più proiettate verso una poesia amorosa. Così, lo spaccato che propone Eisenbichler si allontana molto dall’immaginario comune che si ha della nobildonna italiana di questo periodo. Infatti, attraverso questo dettagliato ed interessante studio, mette in luce una realtà sociale e politica che spesso viene tralasciata poiché non considerata di fondamentale importanza per gli sviluppi della storia italiana.
Del fatto che l’argomento susciti grande interesse, si è avuta prova anche qualche mese fa, quando il prof. Eisenbichler era stato invitato a tenere delle conferenze sulle poetesse senesi all’Università di Filosofia di Fiume, dipartimento di italianistica. Per gli studenti, che si erano confrontati con la tematica attraverso l’ascolto ma anche ponendo molte domande, s’era aperta una pagina di diverso contenuto e riflessione su un periodo di particolare interesse per capire l’evoluzione della letteratura in Italia.
“È per me un grande onore – ha affermato Eisenbichler, nato a Lussinpiccolo, luogo al quale è molto legato, oltre ad essere coinvolto nella realtà giuliano-dalmata canadese – apprendere del Premio Flaiano che so essere molto prestigioso”. Fondati nel 1973 per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di ‘fatti’ letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.
La loro complessa macchina si arricchisce annualmente di nuove proposte. Inoltre, la presenza nei giorni della premiazione di grandi protagonisti della cultura e dello spettacolo offre la possibilità di coinvolgerli in incontri e dibattiti riguardanti la narrativa, la poesia, il cinema, il teatro e la televisione. Così anche Eisenbichler sarà coinvolto il 13 luglio in un convegno di letteratura nel quale è stato invitato a dare il proprio contributo.
Ma, al di là dei riconoscimenti alle personalità della cultura e dell’arte italiane e straniere che convengono a Pescara per ricevere i Premi Flaiano, questi vanno attentamente considerati per le molteplici proposte culturali che attuano in più periodi dell’anno. Uno dei momenti più attesi è il Premio Cinematografico Flaiano che pone Pescara tra giugno e luglio alla ribalta internazionale. Ampie rassegne sono dedicate a registi, paesi stranieri,attori, generi cinematografici.
Altro punto fermo nella programmazione dei Premi Flaiano è l’attenzione al teatro. Nella sezione letteraria il Flaiano si è sempre fatto portatore di presenze di eccellenza a Pescara, infine la sezione riservata alla televisione ed alla radio assegna ogni anno riconoscimenti ad autori, interpreti, giornalisti, conduttori, programmi radiofonici, distinguendosi sempre di più per la qualità e l’originalità delle sue scelte, premiando la popolarità, ma anche l’impegno sociale, artistico, divulgativo, per una Tv di svago ma anche e soprattutto per una Tv di verità e serietà.
Rosanna Turcinovich Giuricin
www.arcipelagoadriatico.it 11 giugno 2013