Adesso nella rotatoria di piazzale Natale Bruni è stata posata una pietra d’Istria, tra l’altro tutta avvolta nei teloni, fungerà da basamento. Il monumento vedrà insieme la bandiera italiana, gli stemmi del Comune di Modena e quello dell’associazione giuliano-dalmata, alcuni versetti di Dante su Pola e una iscrizione che ricorda gli esuli e tutti i caduti delle foibe. Il piccolo monumento sarà inaugurato a ridosso del 10 febbraio, Giornata del ricordo, come stabilito dalla legge italiana. Eppure anche questa pagina della nostra storia, quella dei morti nelle foibe titine, continua a dividere gli animi, sia a destra che a sinistra. Nel corso della nostra trasmissione La città, il sindaco Pighi, parlando delle polemiche legate ai vandalismi della stele del parco Vittime dell’Olocausto, delle scritte apparse sui muri che hanno preso di mira lo stesso primo cittadino, l’assessore Sitta e l’Istituto storico, si è detto preoccupato per l’esistenza a Modena di una piccola area di destra estrema che pensa e agisce in modo molto difforme rispetto alle tradizioni di civiltà e confronto tipici della nostra tradizione.
di Roberta Vandini