Un’idea sicuramente perseguita da tempo, pochi mesi di gestazione ed il 15 febbraio 2010 vede la costituzione la Società Storica Istriana. Non società degli storici, perché il proposito non è solo quello di radunare gli studiosi di professione, ma tutti coloro che si interessano dei fatti del passato e che contribuiscono alla divulgazione del sapere in materia di storia, territoriale in primis. La notizia della fondazione della Società è stata data ieri, nell’aula consiliare del Dipartimento di scienze umanistiche presso l’Università, “Juraj Dobrila” di Pola.
All’incontro stampa – protagonisti lo stesso presidente della Società, Maurizio Levak, il suo vice, Raul Marsetič (studioso del Centro di ricerche storiche di Rovigno) e il segretario, Milan Radošević – si è fatto notare che il numero degli storici attualmente presenti ed operanti sul territorio dell’Istria, intesa come area geografica più estesa e non racchiusa nei confini statali, ha ormai raggiunto una massa critica tale da dover organizzarsi a livello societario e dare corpo a una serie di iniziative tese all’affermazione e alla diffusione della ricerca storica.
Studiosi super partes
Oltre ad invogliare allo studio dei fatti del passato, senza privilegi di sorta, ovvero non disdegnando secolo alcuno (dalla preistoria al XX secolo), la Società si prefigge lo scopo di organizzare convegni scientifici, mostre, conferenze e tavole rotonde, nonché di avviare un’attività editoriale in grado di pubblicare riviste scientifiche e raccolte di saggi. È opinione esternata da Levak che troppe volte gli storici vengono chiamati in causa per ragioni politiche, e che invece la loro opinione debba farsi sentire per fornire la vera interpretazione dei fatti. Come Società appena agli albori, avviata grazie all’entusiasmo di pochi promotori, conta per adesso una ventina di primi affiliati, Si diceva, nessuna epoca storica sarà privilegiata, ma a giudicare dal fatto che l’interesse della maggior parte degli studiosi verte attorno a quanto accaduto nel corso del XIX e XX secolo, è logico prevedere che l’attenzione si potrebbe concentrare entro il perimetro della storia più recente.
La Società Storica Istriana non è sola. Alla sua costituzione hanno contribuito e partecipato diverse istituzioni che si occupano di scienza storiografica e del passato istriano: il dipartimento degli studi di storia presso l’Università “Juraj Dobrila”, il Centro di ricerche storiche di Rovigno, l’Archivio storico di Pisino, il centro polese dell’Istituto di scienze sociali “Ivo Pilar” di Zagabria, il Museo storico istriano e la Biblioteca universitaria. Oltre ad alcuni studiosi, dipendenti delle succitate istituzioni, sono entrati a far parte della Società anche i membri della sezione polese dell’Istituto fiumano per le scienze storiche e umanistiche dell’Accademia croata di scienze e belle arti.
Porte aperte agli appassionati
Il primo progetto scientifico, con cui la società intende farsi conoscere al pubblico, dovrebbe essere quello dell’avvio della pubblicazione di una raccolta di saggi storiografici in uscita a scadenza annuale. Ci si intende occupare di temi istriani fornendo un quadro degli avvenimenti successi sul territorio o connessi alla sua storia. Potranno divenire membri della società storici e appassionati, attivi nell’affermazione degli studi delle epoche storiche, indipendentemente dalla loro cittadinanza. Porte aperte in particolare ai giovani ricercatori, alla collaborazione con le istituzioni scolastiche, dove la storia locale non è ancora sufficientemente rappresentata nei classici manuali, predisposti in genere alla diffusione della scienza storica.
Arletta Fonio Grubiša